Voglio cambiare ariaUna bottiglietta d’aria, naturale grazie

Quando abbiamo iniziato a imbottigliare l'acqua? Nel XVI Secolo, pare, e oggi l'talia è "al primo posto in Europa e al terzo nella classifica mondiale dei consumatori di acqua minerale, con 196 lit...


Quando abbiamo iniziato a imbottigliare l’acqua? Nel XVI Secolo, pare, e oggi l’talia è “al primo posto in Europa e al terzo nella classifica mondiale dei consumatori di acqua minerale, con 196 litri pro capite all’anno, dietro solo a Emirati Arabi (260 l/anno pro capite) e Messico (205)”. Secondo la ricostruzione disponibile sul sito di San Pellegrino, il consumo di acqua termale risale al 600 a.c., nell’antico Egitto. Da quando gli scopi terapeutici dell’acqua sono diventati secondari?

Le bollicine, e lo status che la pubblicità conferiva al consumo dell’acqua in bottiglia, hanno fatto il resto. Ed eccoci a trasportare migliaia di bottiglie (di plastica) di acqua, le cui virtù terapeutiche (se e quando presenti) sono sconosciute ai più. Nel frattempo qualcuno avrebbe voluto privatizzare anche l’acqua naturale (disponibile in natura). Ora il dibattito sulla qualità è aperto: meglio quella in bottiglia o quella del rubinetto? Dipende.

Ho colpevolmente scoperto solo di recente, che nella gran parte dei comuni del Lazio il consumo di acqua del rubinetto non è propriamente consigliato. Naturalmente, a te che bevi acqua del rubinetto a casa tua (e l’hai insegnato ai tuoi figli -!-) nessuno dice niente. E’ così che magari per una settimana a Civitavecchia ti bevi, e fai bere ad un gruppo di ragazzetti socializzati all’esclusivo consumo di acqua del rubinetto, acqua all’arsenico. In deroga. Per chi vuole approfondire consiglio l’articolo di Altreconomia qui e l’appello inviato nel 2010 dall’associazione Respirare al Presidente Napolitano qui. A chi consuma regolarmente acqua in bottiglia, poi, consiglio di buttare un occhio al contenuto di arsenico.

Vogliamo parlare dell’aria? A qualcuno salterà in mente di privatizzarla? O imbottigliarla? Posto che quella disponibile è ammorbata da ogni titpo di agente inquinante, immaginabile e non, l’aria in bottiglia potrebbe avere addirittura scopo “salvifico”, altro che terapeutico. E allora, perchè no: aria ossigenata delle Alpi, aria iodata dell’oceano, aria frizzante, leggermente frizzante… e poi sarà semplicemente aria… a pagamento. E magari neppure più tanto buona.

Un’anteprima? In questo video

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