Non è mio intento scrivere di politica o di attualità, perché al contrario di molti penso che in alcuni campi anche solo per scrivere su un blog ci sia bisogno di una profonda preparazione e conoscenza.
E io, onestamente, non ce l’ho.
Ma per una volta, una sola volta lasciatemi dire: non ci sto.
Non ci sto a vedere Roma, e le altre piazze d’Italia, teatro di scontri violenti, ancora una volta con la stessa meccanica e lo stesso rituale, e so già che ci saranno le stesse meccaniche di analisi (inutili) accuse (inutili) indagini (inutili).
Non ci sto a leggere i giornali che pompano notizie minime, e minimizzano fatti tragici.
Non ci sto a vedere un uomo in divisa che si lancia con il manganello su un ragazzo esile probabilmente minorenne, quanto il suddetto ragazzo è già a terra fermo e immobilizzato da altri 2 cazzo di energumeni.
Non ci sto, a vedere quei 5 pirla del cazzo su Sky che fanno gli amici quando fuori c’è l’aria che esplode.
Non ci sto a vedere un distinto signore con 24 ore che cerca cibo nei cassonetti sotto l’ufficio.
E intanto niente cambia, niente si smuove, niente li intacca.
Non ci sto ad ascoltare la classe dirigente di questo paese che parla di drammatico distacco dalla società civile.
Non voglio sentire la Camusso, Vendola, Renzi, ne tanto meno Casini, Fini, Alfano, che si brodolano senza neanche sapere quello che dicono.
Loro non sanno, e chinando il capo, non so neanche io esattamente cosa c’è lì fuori.
Non ci sto.
Pretendo il silenzio.
L’umile, tanto caro, silenzio.
State zitti. Zitti
Non commentate, perché tutto quello che c’è lì fuori è solo colpa vostra.
Abbiate la decenza di tacere, il decoro di nascondervi, dietro a un no comment.
C’avete tolto tutto, solo che quando lo dite (perché vi suggeriscono di dirlo) non sapete cosa vuol dire.
C’avete tolto la dignità, il decoro, la decenza, la libertà.
Il futuro, i progetti, il sorriso, la serenità.
State zitti, cucitevi quelle bocche piene di soldi non vostri, di stipendi non giustificabili per il merdosissimo lavoro che avete svolto TUTTI negli ultimi 20 anni.
Tacete, non una parola, non un commento, non una replica.
Vostra è la colpa dei punti in testa che metteranno a quel ragazzo, vostra è la colpa del cellerino che (forse) passerà i guai, vostra è la colpa della gente che muore di fame, vostra è la colpa delle città inquinate che puzzano, vostra è la colpa di una madre che chiede soldi per comprare il latte in polvere davanti al supermercato.
Vostra è la colpa di Fiorito, Lusi, della Minetti, di Di Pietro.
Vostra.
Vergognatevi e tacete. Per una volta.
Silenzio.
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