In principio è cinemaDustin Hoffman, Casa Verdi e Beecham House

La splendida casa di riposo protagonista del debutto alla regia di Dustin Hoffman, "Quartet", esiste davvero. Non si chiama però Beecham House, ma Hedsor House, e non è pensata per cantanti d'opera...

La splendida casa di riposo protagonista del debutto alla regia di Dustin Hoffman, “Quartet”, esiste davvero. Non si chiama però Beecham House, ma Hedsor House, e non è pensata per cantanti d’opera e musicisti in pensione ma per chiunque. Thomas Beecham è stato effettivamente – come viene raccontato nel film – un direttore d’orchestra e un compositore la cui ricca famiglia produceva lassativi (la battuta di Maggie Smith nel film ha solide basi…), ma non ha fatto nascere realtà come quella raccontata da Hoffman.

Una struttura simile esiste, eccome, si trova in Italia, a Milano, e si chiama Casa Verdi. Dal sito ufficiale: Il 16 dicembre 1899 nella casa di via Manzoni 29 a Milano, Giuseppe Verdi istituisce la Casa di Riposo per Musicisti – Fondazione Giuseppe Verdi “nella quale raccogliere e mantenere persone dell’uno o dell’altro sesso addette all’Arte Musicale, che siano cittadini italiani e si trovino in stato di povertà”.

Nel 1984 il regista svizzero Daniel Schmid (Pardo alla carriera a Locarno 1999) realizza un documentario dal titolo “Il bacio di Tosca”, interamente dedicato alla struttura. Un lavoro che fece il giro del mondo e che ispirò Ronald Harwood, autore del testo teatrale da cui Hoffman ha tratto il film.

Casa Verdi” è anche stata protagonista dell’omonimo documentario di Anna Franceschini del 2008, presentato al Torino Film Festival di quell’anno.