Quanto costa la crisi? Ci sono tanti modi per calcolarlo: il costo del servizio al debito pubblico, il costo della recessione, il costo dei posti di lavoro persi, il costo delle bollette, eccetera. Analisti, politici, professori ci raccontano dati da paura e ci spiegano che dobbiamo soffrire e cambiare il modello di vita perché abbiamo speso troppo. Tutto giusto? Non tutto. Anche se penso che uscire dall’euro unilateralmente sia complicato, pericoloso e ci metterebbe in totale balia dei mercati.
Il prezzo che NON SI PUO’ PAGARE e la rinuncia alla democrazia, alla partecipazione e alla critica. E se in piazza non torna a manifestare anche la classe media, questo è il pericolo che rischiamo di pagare all’imperio dei Goodfellas della finanza.
Vedere le immagini di Barcellona è impressionante e allo stesso tempo incoraggiante. Perché la partecipazione è il sale delle democrazie. Anche la classe media deve tornare a farsi sentire, perché non si può lasciare la piazza solo a studenti, sindacati e, alle volte e purtroppo, agli estremisti. Oggi far parte della Great Silent Majority che portò Richard Nixon alla Casa Bianca è semplicemente un suicidio economico e politico. Ed è soprattutto la fine della democrazia partecipata. E’ anche, a quanto sembra, il costo che le élite politiche e finanziarie europee sono ben disposte a pagare per salvare l’euro come piace ai mercati.
15 Novembre 2012
Tutto è permesso (o quasi)O in piazza torna la classe media o non si potrà raccontare con entusiasmo il modello europeo
Quanto costa la crisi? Ci sono tanti modi per calcolarlo: il costo del servizio al debito pubblico, il costo della recessione, il costo dei posti di lavoro persi, il costo delle bollette, ecce...
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