#Cooperazione InternazionalePaghi 1 e prendi 2: Cooperare conviene!

L’organizzazione non governativa inglese ONE ha pubblicato un rapporto sull’efficacia degli aiuti della UE in vista del prossimo incontro europeo per la discussione del bilancio europeo per la coop...

L’organizzazione non governativa inglese ONE ha pubblicato un rapporto sull’efficacia degli aiuti della UE in vista del prossimo incontro europeo per la discussione del bilancio europeo per la cooperazione allo sviluppo 2014-2020 che si terrà la prossima settimana. Il messaggio di ONE è simile a quello che il nostro Ministro Riccardi ha voluto lanciare al Forum della Cooperazione di Milano: Cooperare conviene! 51 miliardi di euro in aiuti potrebbero fruttare fino a 11 miliardi di profitti netti per i paesi europei.

Il rapporto cerca di convincere i leader europei, che restano tuttora in disaccordo, di mantenere la proposta di 51 miliardi di euro per bilancio degli aiuti per il periodo 2014-2020. Gli aiuti UE sarebbero “un investimento intelligente” e non solo beneficenza e altruismo. I ricercatori di ONE e dei due istituti coinvolti nell’indagine (Overseas Development Institute e National Institute of Economic and Social Research) sostengono che l’investimento in attività produttive, quali le infrastrutture per esempio, se canalizzato in modo efficace potrebbe incentivare gli scambi e le importazioni dai paesi beneficiari degli aiuti.

E’ proprio questo uno dei punti che rende difficile un accordo a livello europeo, l’efficacia degli aiuti e il relativo sistema di controllo restano una questione complessa e controversa che non convince alcuni leader a mantenere il bilancio proposto (€ 30 miliardi del Fondo europeo di sviluppo e € 21 miliardi per lo Strumento di cooperazione allo sviluppo).
I 51 miliardi di aiuti UE a favore dei paesi più poveri darebbero un rendimento del 20% sugli investimenti per l’economia dell’UE entro il 2020 – pari a € 11,5 mld un guadagno netto per la UE e i suoi cittadini. Entro il 2020 l’aiuto speso darà una spinta dello 0,1% al PIL della UE, dello 0,2% al PIL mondiale e del 2,5% in Africa sub-sahariana.

La parola passa ai Capi di Stato europei che si incontreranno il 22-23 novembre per discutere il bilancio 2014-2020 e ci si aspetta di arrivare a un accordo entro la fine dell’anno.

Insomma, in tempi di crisi bisogna convincere che aiutare ci conviene, economicamente!

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