Più di un milione di bambini sono stati a rischio di una grave malnutrizione.
Le comunità del Sahel hanno sofferto molto e il tasso di malnutrizione rimane pericolosamente alto, ma una imponente operazione umanitaria è riuscita a evitare che fosse colpito un più ampio numero di famiglie, agendo tempestivamente per proteggere le vite e garantire mezzi di sussistenza a milioni di persone.
Oxfam ha svolto un ruolo chiave in questa operazione, garantendo assistenza a più di un milione di persone durante l’anno, mentre più di 600.000 sostenitori nel mondo si sono uniti a noi nel dare l’allarme e spingere la comunità internazionale ad agire.
Alla fine del 2012, le piogge abbondanti e i raccolti migliori hanno garantito un pò di sollievo. La produzione di cereali è aumentata del 13% rispetto allo scorso anno, ma questo non significa che la crisi sia finita.
I prezzi alimentari rimangono alti e molti agricoltori non sono stati in grado di trarre vantaggio dalle piogge per piantare nuove colture. I tassi di malnutrizione per i bambini rimangono al di sopra del livello di emergenza in molte zone della regione.
Milioni di persone richiedono ancora aiuto per riprendersi dalla crisi, ripartire con le attività e recuperare i mezzi di sussistenza, ed essere in grado di sfamare le proprie famiglie.
Oltre a fronte alle sfide immediate per aiutare le persone a riprendersi, è chiaro che molto deve essere fatto per affrontare le cause sottostanti della crisi alimentare nel Sahel, dal momento che più di 230.000 bambini muoiono per cause legate alla malnutrizione anche quando i raccolti sono “buoni”.
Oxfam sostiene i piccoli agricoltori perchè producano più cibo, integrando i redditi dei più poveri attraverso programmi di protezione sociale e costruendo sistemi di stoccaggio e conservazione del cibo.
Queste sono solo alcune delle cose che possono essere fatte per aiutare le comunità a resistere alle crisi future.
Riccardo Sansone
Humanitarian Coordinator
Oxfam Italia