A Catania si respira aria di festa. Il panettone piace a tutti, e i pranzi e i cenoni fanno gola a qualsivoglia catanese amante della buona cucina locale. Ma, in questi giorni, cadere nella retorica inutile “degli ultimi” che trascorreranno le feste sotto i ponti, oppure facendo la fila alla Caritas, è ispirazione di molti addetti ai lavori presi dal solito buonismo natalizio, che tutto porta a meno di fatti realmente concreti.
Nella nostra città ci troviamo di fronte a un bivio, che parte già dal Palazzo cittadino dove Stancanelli, sindaco da quattro anni e mezzo, dovrà decidere se fare compagni a al suo “padrino” politico Ignazio La Russa (risucchiato in un vortice di patriottismo al sapore di “Fratelli d’Italia”) oppure continuare a fare il sindaco per altri cinque mesi a Catania.
Raffaele Stancanelli, a mio avviso, non è stato un buon sindaco. Ha predicato, fin da quel buio (e buio lo era, perchè i catanesi camminavano in strade prive di luce) giugno 2008 il risparmio, la razionalizzazione delle risorse e via dicendo. Non lo ha fatto.
I miei ultimi articoli http://www.ienesiciliane.it/cronaca/8396-venghino-signori-venghino-consulenze-in-offerta-a-palazzo-degli-elefanti.html e http://www.ienesiciliane.it/politica/8331-comune-di-catania-roberto-sanfilippo-esperto-del-sindaco-a-peso-doro.html dimostrano come i soldi per pagare i consulenti esistono, ma quando si tratta di pagare i dipendenti comunali o delle cooperative sociali sorgono tutti i problemi del mondo.
Un sindaco che ragiona in questa maniera deve fare le valige e andare il più lontano possibile e non solo per questa motivazione, ma per tante che arricchirebbero uno score più che negativo totalizzato dal nostro primo cittadino.
Il vero Natale, la vera “nascita” sta nel credere che questa città possa davvero cambiare. Partendo dagli ultimi ma da tutti coloro i quali si impegnano ogni giorno per farla crescere. E Catania negli ultimi anni – articoli e inchieste alla mano – è stato solo un disastro politico celato da operazioni d’immagine volte a salvarne la faccia. A noi e a molti altri non sta bene. Rinascere per cambiare, indipendentemente da qualsiasi colore politico.
Buone feste a tutti!