PAPAGENO - Incursioni nella musica d’oggiIl duduk

È cominciato da qualche giorno il Festival Oboe, giunto ormai alla tredicesima edizione. A cura di Marika Lombardi, si svolge a Parigi fino al 24 febbraio. Ce n'é per tutti i gusti, oboe moderno, b...

È cominciato da qualche giorno il Festival Oboe, giunto ormai alla tredicesima edizione. A cura di Marika Lombardi, si svolge a Parigi fino al 24 febbraio.
Ce n’é per tutti i gusti, oboe moderno, barocco e duduk. In programma musiche che spaziano dall’antichità ad oggi, compresi brani medievali, prime esecuzioni e pezzi che lasciano spazio all’improvvisazione. Ottimi i musicisti, tra cui Olivier Rousset, Guillaume Cuiller e Nora Cismondi (primo oboe dell’Orchestre National de France).
In particolare, il 22 serata al centro Mandapa con Didier Malherbe dedicata al duduk, l’oboe armeno, strumento in legno di albicocco e ad ancia doppia che forse non tutti riconoscono dal nome ma certamente dal suono – tanta world music, colonne sonore hollywoodiane come Titanic e Il Gladiatore. La musica per duduk ha una lunga tradizione ed è considerata dall’Unesco patrimonio culturale immateriale dell’umanità. È una voce profonda, dolcissima e sofferente, il suono dell’anima.
www.oboeparis.com

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