In Germania, la “bacchettona” Alemagna, la prostituzione e’ un business che lo Stato non si è certo fatto scappare.
Infatti son circa 400.000 le “signorine” che esercitano la loro professione, in tutta sicurezza e legalità, pagando regolarmente le tasse.
E nelle accoglienti casse tedesche entrano circa 4 miliardi di euro l’anno. Che equivalgono ad una enorme fetta di una nostra “manovra finanziaria” (leggi tasse).
Per cui l’asso nella manica per uscire dalla crisi potrebbe essere proprio il sesso, visto che solo legalizzando la prostituzione entrerebbero nelle casse svariati miliardi di euro.
Soldi che potrebbero essere usati per rilanciare l’economia, realizzare infrastrutture, nonché migliorare sanità, scuola e magari investire in ricerca e cultura.
Per non parlare del colpo terribile che verrebbe inflitto alla criminalità organizzata, che della prostituzione illegale fa uno dei suoi “core business”. Oltre alle strade più sicure, pulite e decorose.
Insomma il tempo del buonismo, e dell’ipocrisia, dovrebbe finire. Non solo perché è profondamente sbagliato, ma soprattuto perché non possiamo più permettercelo.
Ci costa troppo. Essere ipocriti.