Curioso. Molto curioso. Parafrasando Jerry Calà oserei dire curioso col fiocco. Sul blog di Beppe Grillo è stato appena pubblicato un post dal titolo “Il gossip dei 57esimi”. I 57esimi cui si riferisce il pezzo sono i giornalisti italiani. Il nostro Paese è stato infatti classificato al 57esimo posto, nel rapporto di Reporter Senza Frontiere, per la libertà di stampa.
Prescindendo da qualsiasi cosa trovo paradossale un fatto. Il M5S continua a spalare fango sulla stampa italiana – che comunque un po’ di fango se lo merita e che talvolta spala a sua volta fango sul M5S – quando poi, il suo leader maximo, tale Giuseppe Grillo, si fa intervistare dalla tv turca.
Per carità di D-o non ho nulla contro i turchi. E’ solo che c’è del comico in un personaggio che si erge a paladino della libertà di stampa e che si batte contro i media non liberi, usando come piattaforma per dire la sua la televisione di un Paese che è tutto fuorché libero. Anzi: la Turchia è agli ultimi posti. Se gli italiani sono 57esimi, i turchi sono 174esimi.
Non entro nella metodologia del rapporto di Reporter senza Frontiere, così come non entro nel merito del piazzamento in classifica. Quello che trovo più imbarazzante per il signor Grillo è l’incoerenza nell’usare il metro del giudizio politico. Un metro, che il più delle volte, sembra tarato su lui stesso. Ad personam, insomma.