Sono tanti i passaggi del discorso tenuto da Enrico Letta alla Camera che verranno sottolineati nelle analisi dei quotidiani. Lavoro, crescita, Imu, riforme istituzionali. Ma anche Europa, giovani, scuola ed educazione.
Tuttavia, l’aspetto più originale e inaspettato è contenuto nella conclusione dell’intervento del nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri. Sembrava, infatti, di ascoltare il Presidente degli Stati Uniti d’America. Sembrava un richiamo di Barack Obama.
Al termine del suo discorso, Letta ha citato con coraggio la Bibbia. In particolare, il I libro di Samuele (17, 38-40). Un passaggio che, in un momento storico ed eccezionale come quello attuale, conviene riportare per intero (perché, forse, in pochi lo ricorderanno tra qualche giorno):
In questi giorni ho pensato al personaggio biblico di Davide.
Come lui, con lui, siamo nella valle di Elah, in attesa di affrontare Golia.
Nella valle delle nostre paure di fronte a sfide che appaiono gigantesche. Anche la sfida di metterci insieme per affrontarle. Come Davide in quella valle, dobbiamo spogliarci della spada e dell’armatura che in questi anni abbiamo indossato e che ora ci appesantirebbero.Davide “prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nella sua sacca da pastore, nella bisaccia; prese in mano la fionda e si avvicinò a Golia”. Noi, dal “torrente” delle idee sulle quali ci siamo confrontati abbiamo scelto i nostri “ciottoli”, le nostre proposte di programma. La “fionda” l’abbiamo in mano insieme, governo e Parlamento. Ma di Davide ci servono il coraggio e la fiducia. Il coraggio di mettere da parte quella “prudenza politica” che spinge a evitare il confronto con le nostre paure, a rimanere nella valle e, se proprio decidiamo di muoverci, a farlo con indosso l’armatura. Il coraggio di affrontare la sfida liberandoci dell’armatura, forse lo abbiamo trovato. La fiducia è quella che chiediamo al Parlamento e agli italiani.
Per il presente e il futuro del Paese, c’è da sperare che non manchi mai il coraggio e la fiducia.