La scorsa legislatura si era chiusa con l’approvazione di un testo unico di riforma della legge 49/87 sulla cooperazione allo sviluppo licenziata dalla Commissione Esteri del Senato.
Eppure all’approvazione della riforma non si è arrivati anche a causa delle frizioni e del braccio di ferro tra i ministeri degli esteri e della cooperazione. Con il nuovo governo la cooperazione è tornata alla Farnesina sotto la guida di Emma Bonino che ha assegnato la delega al Vice Ministro Lapo Pistelli del PD. E proprio il PD in campagna elettorale si è impegnato ad arrivare alla riforma della 49 nei primi 100 giorni di governo.
“Il lavoro che abbiamo fatto in questi ultimi mesi è arrivato a delineare un quadro di riforma possibile e ampiamente condiviso: Vice ministro, fondo unico, Agenzia, coordinamento inter-istituzionale e con gli attori della cooperazione: Ong e terzo settore, profit e non profit, istituzioni locali ecc, a partire dalla valorizzazione del tavolo inter-istituzionale attualmente esistente. Queste proposte contenute nel testo di riforma sono il frutto di un lavoro di confronto e consultazione prezioso che non dobbiamo lasciar cadere, portandolo a compimento fin dall’inizio della prossima legislatura. Ci impegniamo a farlo nei primi 100 giorni di governo”.
Dall’insediamento delle camere sono già stati presentati tre progetti di legge sulla cooperazione, il primo porta appunto la firma del PD, un secondo di Scelta Civica e un ultimo di SEL.
Questi i dettagli:
• La prima proposta “Riforma della disciplina legislativa sulla cooperazione allo sviluppo e sulla solidarietà internazionale” è stata presentata il 16 marzo 2013 al Senato dal Sen.Tonini e il 26 marzo 2013 alla Camera da Federica Mogherini del PD.
• Il 4 aprile 2013 è stata presentata alla Camera la proposta “Riforma della disciplina legislativa sulla cooperazione allo sviluppo” a cura di Santerini e Marazziti e di seguito al Senato da Lucio Romano di Scelta Civica.
• Infine in data 22 aprile 2013 è stata depositato il progetto di legge “Riorganizzazione della cooperazione allo sviluppo e delle politiche di solidarietà internazionale” a cura di Marcon ed altri di SEL.
Tutto tace invece sul fronte Movimento 5 Stelle dal quale ci si aspettava una proposta o quantomeno un
posizionamento sul fronte della cooperazione internazionale. Ad oggi sembra che l’argomento non sia ancora all’ordine del giorno nel Movimento.
Da quanto è dato di sapere la proposta del PD prevede un Vice-ministro e un’agenzia per la Cooperazione mentre quella di Scelta Civica un ministro senza portafogli ed un dipartimento presso la Presidenza del consiglio che vigila su un’agenzia dedicata.
Nella sua prima audizione il Ministro Bonino ha ribadito come la cooperazione sia e debba essere “parte integrante della politica estera dell’Italia”, come già previsto dall’articolo 1 della 49, ma ha sostenuto la necessità di arrivare ad una necessaria messa appunto degli strumenti di cooperazione. La Bonino ha riconosciuto il lavoro svolto dalla Commissione Esteri del Senato al termine della scorsa legislatura ma non ha dato indicazioni circa gli assetti del sistema di cooperazione che immagina, né se il Governo intenda presentare un proprio testo di riforma.
La speranza è che almeno oggi esista alla Farnesina la volontà politica per coordinarsi adeguatamente con il Parlamento su questa delicata e attesa riforma e per chiarire gli ambiti di competenza.
Visita il blog degli operatori della cooperazione internazionale