Io ho sonno, irrimediabilmente sonno.
Da sempre.
Da quando sono nata.
Sono una di quelle persone che può, senza alcun problema, dormire 14 ore di seguito, mangiare, e poi rimettersi a fare un pisolino.
Ce l’ho sempre avuto, il sonno.
Sono sempre stata quella che sveniva sul divano per prima quando ci si ammazza(va) di canne il sabato sera a casa di qualcuno.
Sono sempre la prima che si addormenta in macchina quando si torna la notte da qualche serata.
Sono quella che dorme in spiaggia a qualsiasi ora del giorno.
Io adoro dormire. Ovunque. Se non sapessi con certezza che so rimanere sveglia per ore, se devo, potrei tranquillamente dire che soffro di narcolessia.
Tutto questo ovviamente, va in netto conflitto con la faccenda, uscire, fare tardi, ballare.
Come tutti, come quasi tutti, adoro far festa. Mi piace uscire, mi piace ballare.
Ora, se a tutto questo aggiungete la faccenda nano + nano in arrivo e il piccolo dettaglio che NON posso più dormire la mattina…. la faccenda inizia a farsi complessa.
Ma questa è storia vecchia. Non sono né la prima né l’ultima.
Quindi, il fatto di non essere andata a una festa dove volevo davvero davvero andare sabato sera…rientra nella realtà dei fatti che miseramente devo accettare.
Se poi ci aggiungiamo il fatto che la festa è stata divertentissima, come molti dei presenti hanno assolutamente voluto comunicarmi il giorno seguente mentre letteralmente “spalavo merda”…beh allora mi viene da piangere, ma non solo a me eh, anche a LUI… intendiamoci.
Certo certo, voi direte che non sono queste le cose importanti della vita, che è solo una fase, che passerà… voi che alla festa, sono sicura, ci siete andati. E che vi siete svegliati senza sapere che giorno fosse. Io invece, senza nessuno a cui mollare le belve di sabato sera…mi mangio le mani.
E poi questa mattina l’illuminazione.
Nottambuli e viveur, voi che uscite e fate le 4, un giorno NON molto lontano ormai vista l’età, sarete al mio posto. E anche se avete bisogno di meno ore di sonno, non riuscirete comunque a far combaciare la vostra vecchia vita sociale con la vostra nuova condizione di genitore. Perché sarete più vecchi di me ora … più stanchi, più consumati, meno energici.
Maleficamente quindi vi dico, nottambuli dei miei stivali , toccherà a voi rinunciare a folli divertimenti e balli fino al mattino, mentre io, io mi sarò ripresa da un bel pezzo la mia vita sociale e avrò un’ arma caricata a pallettoni in mano, contro di voi.
Vendetta tremenda vendetta… la lista di chi in questi anni ci ha tenuto proprio tanto a precisarmi quanto fosse divertente e fantastica la serata appena trascorsa.
Con dettagli quali, ultimi aggiornamenti sui gossip, e non da meno la frase conclusiva…”quanto ti saresti divertita”…
Ma porca xxxx xxxxx xxxx secondo voi non lo so da sola che è più divertente andare a una festa invece di crollare sul letto miseramente con capello unto e gambe gonfie?
Ma dai???? Veramente?
E chi l’avrebbe mai detto. Avete scoperto l’acqua calda. Sono impressionata.
Quindi miei cari, siete avvisati. Io non avrò alcuna pietà di voi. La me, di nuovo magra, di nuovo senza occhiaie, di nuovo con i tacchi e una quintalata di rossetto, di nuovo nelle foto notturne e non solo in quelle con la luce delle 8 di mattina, vi chiamerà con la voce roca di chi ha fatto davvero tanto tardi e vi racconterà ogni dettaglio, ogni spunto, ogni fotogramma della serata per assicurarsi che anche voi soffriate come soffro io.
E in più vi chiamerò alle ore 19, un tempo per voi orario di aperitivo e ora invece drammatico orario di bagno pappe e pannolini, per disturbarvi nel bel mezzo della vostra crisi di nervi da pianto ininterrotto, o meglio ancora per riempire quelle poche frazioni di secondo a vostra disposizione per fare pipì… e riderò, come Crudelia Demon con in mano il mio Gin Tonic e sigaretta post lavoro.
Nel frattempo, per combattere strenuamente contro la mia condizione di esclusa/gettizzata dalle mondanità ho comprato un abbonamento a teatro per la stagione 2013/2014… non riuscirò mai ad andarci lo so. Ma non fa niente, è l’intento quello che conta.
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