SAN VALENTINO CON ZIO GIANNI. ”FESTEGGIAMO CON LA POLENTA IO E TE”
Oggi, 14 Febbraio farò la cosa più originale che si possa fare: scrivere un post su San Valentino.
Urla di disappunto, nasi storti, e Ti facevo più anticonformista Ele, piú alternativa. Infatti chi vi ha detto che ssarà un post con le idee regalo per il fidanzato, o con la ricetta afrodisiaca rizzatutto per la cena? Scusate, ma io questa cosa di festeggiare a tutti costi un amore, sia esso per un uomo o un cane pastore bovaro, non la concepisco; sarà che anni or sono mi capitò una cosa che mi stese: Swatch con quadrante a cuore il 14 Febbraio e sms con scusa del cacchio per mollarmi il 15.
A parte l’amarcord dei sedici anni, penso di avere qualche problema con questa ricorrenza:
-Non voglio rose perché preferisco calle e tulipani, ma tanto le strade saranno piene di rosari con fiori recisi freschissimi quanto una platessa fuori frigo da tre giorni.
-Non puoi andare a mangiare una pizza in santa pace, una normale bufala dop e basilico, che le bufale le hai tutte intorno a te, ai tavoli, mentre limonano fortissimo con i rispettivi. Si vedranno solo quel giorno se devono concepire della prole da Tano Bella Napoli.
-Ci sono slogan che mi risultano sgrammaticati, anche se ermeticamente corretti: Chi ama, baci. Ma che cippa vuol dire?
-Non voglio il punto luce in oro bianco, classico pegno valentiniano: sulla balconata si perde e non si trova più: preferisco che mi prendi di sorpresa e mi porti in spiaggia, anche con tre gradi e mezzo, a mangiare un trancio di focaccia alle olive. Questi son regali.
Potrei stare qui ancora tre ore ad elencare cose per le quali, secondo me, San Valentino sia una ricorrenza che non abbia senso di esistere, anche perché il 14 è l’amore di coppia, il 15 l’amore singolo. E non è tutto: Zio Gianni (che molte di voi hanno mitizzato) mi ha detto di aver sentito al telegiornale che Il 16 Febbraioé la festa dei cornuti.