Ehi ehi, siamo in pieno clima Fashion Week. La Settimana della Moda di Milano, quei cinque giorni (e allora perchè week…) di trambusto nel capoluogo lombardo, in cui tutto è niente, e viceversa.
Si vedono in giro gli addetti ai lavori. Quelli muniti di tablet, pc, notebook, quadernetto e biro, refelx e borsoni, che sono lì, alla tal sfilata o presentazione, perché ventidue minuti dopo devono inviare alla redazione xyz il pezzo pronto da far uscire. Spesso stanno in piedi, non hanno il posto a sedere…quello è riservato ai vip che hanno più di 10 mila followers su Instagram. Forza e coraggio e 7 euro al pezzo, ok?
Si vedono in giro i-le poser. Ragazzi e ragazze di varia nazionalità, presenti a tutte le sfilate (ovviamente Gucci, Prada, Armani, Scervino, Scognamiglio su tutti); ci sono ad ogni costo, ma fuori, a fare mercatocon le “colleghe” (ma di cosa?), e poi, appena arriva un fotografo (capirai ci sono gli alveari di fotografi)taaaac dritte come l’amido asciutto con la manina sul fianco e lo sguardo perso verso il tram che sta falciando il povero cameraman che attraversa! Ad ogni strike a pose, un cameraman perde un piede.