Cambio sempreMiss lamortemifaunbaffo e l’effetto Sorrentino

Sono stata ribattezzata Miss lamortemifaunbaffo tempo fa. Credo dipenda dal fatto che a casa, alle riunioni familiari non è mai stato un argomento tabù, anzi, con un certo sarcasmo e sfrontata iron...

Sono stata ribattezzata Miss lamortemifaunbaffo tempo fa. Credo dipenda dal fatto che a casa, alle riunioni familiari non è mai stato un argomento tabù, anzi, con un certo sarcasmo e sfrontata ironia sulla faccenda si è sempre scherzato. Dai dettagli minuziosi di una delle nonne che con tutta la naturalezza del mondo dice che siccome si sta restringendo bisogna ricomprare le scarpe e il vestito per la bara, alle folli risate “fuori luogo” che uscivano dalla cucina nel giorno della morte di mio nonno, ricordando le sue battute.

Insomma a casa mia una delle frasi ricorrenti pronunciata, forse anche con leggerezza, da tutti, piccoli grandi e vecchi che siano è sempre stata: ” di qualcosa bisogna pur morire”.

Questo per dire che con il tema morte non ho mai avuto grandi problematiche.

Stamattina sono andata a vedere  il nuovo film di Sorrentino Youth – la giovinezza, che nonostante il titolo e per quel che ne posso capire, nonostante l’intento del regista fosse quello di raccontare la giovinezza vista dai vecchi… in realtà parla di morte e tutto il film ne è permeato. Di una morte squallida, di una fine misera, di una vita sprecata, di giovani che si perdono, e vecchi che scuotono la testa, della vita che ti massacra.

E che vi devo dire… m’è presa male.

Non c’è che dire, il film è bello, gli attori neanche a dirlo, la storia regge e anche se i tempi sono quelli di Sorrentino alias lentissimi, c’è comunque un senso di movimento nel film. I dialoghi come sempre il pezzo forte.

Insomma per i fan di Sorrentino un altro cult per quelli che non lo amano un altro titolo su cui discutere.

Ma se andrete a vederlo, preparatevi davvero qualcosa di leggero e consolatorio per il dopo cinema.

Perché niente vi leverà quella strana sensazione di essere ricoperti di fuliggine e che il tempo comunque lo abbiate impiegato fino ad ora, chiunque siate diventati, qualsiasi siano i vostri successi o insuccessi, il tempo sia stato buttato. E che quando capirete come impiegarlo, quello a vostra disposizione sarà pressoché finito.

Io non sono una fan di Sorrentino, troppi “mostri” nei suoi film. E quindi anche se lui non lo saprà mai, la mia risposta alla facciaccia sua è questa qui sotto.

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