Nessuno esce di Lunedì, non c’è niente da fare, FB non segnala nessun evento, il fine settimana è appena finito.
Solo che non avendo più niente e nessuno che ti segnala cosa fare e cosa c’è da fare e chi andrà e dove andrà e quando andrà e come è stato e le foto post evento , questo delirio di informazioni non mi investe più.
E così un lunedì a caso ce ne siamo andati al cinema della parrocchia. Era lunedì, c’erano gli anziani di quartiere e due coppie di adolescenti in ultima fila.
Eravamo in tre e il film non l’avevamo visto. Un film leggero, uscito parecchie settimane fa, e probabilmente rimasto in programmazione solo lì.
Non c’erano luci sfavillanti, non c’era la zona bar, non c’erano le mille sale, nessuna poltrona ergonomica con porta bibite e nessuna assegnazione dei posti. C’era un grande schermo, un buon sistema audio. C’erano le strisce di liquirizia in busta da comprare in biglietteria. E basta.
C’era il sapore di un tempo che fu (pensavo), e invece quel tempo è ancora lì. E ecco, ieri senza il mio telefono in mano, senza tutto quel rumore di sottofondo ho scoperto che siamo inutilmente nostalgici. Perché non è vero che non ci sono più le cose di una volta. Non è vero che non ci sono più i tempi di una volta. Ci sono eccome. E’ solo che nessuno ha il coraggio di viverli. Quel coraggio ce l’hanno solo i “più grandi” che non hanno saputo o forse più saggiamente voluto adattarsi a questa folle corsa senza traguardi e senza premi.
Ieri sera sono andata a vedere “lo stagista inaspettato” al cinema di quartiere. Costo del biglietto 4 euro. Ed è stato il film perfetto da vedere. La storia di pensionato meraviglioso (De Niro) che insegna il senso della vita a una giovane donna in carriera (Anne Hathaway), che corre, corre, corre, e si perde i pezzi per strada. Più in tema di così si muore. (inutile dire che io vorrei tanto essere Anne Hathaway/donna in carriera invece che criceto sfigato sforna presentazioni).
Una commedia, leggera, carina, pulita. Un film che potresti tranquillamente vedere a casa, o al cinema di quartiere, per 4 euro, facendo due passi per tornare a casa. Quel cinema che prima del film proietta un corto di 3 minuti realizzato dai commercianti di Zona per promuovere le loro attività.
Una cosa che qualsiasi pubblicitario o sedicente tale, o Hipster del ca… avrebbe commentato schifato. Girato male, senza trama, senza le luci giuste, senza attori. Invece io l’ho trovato geniale. Al cinema di quartiere prima di vederti il film che hai scelto un unico spot, senza nessuna finzione, il macellaio che incarta i filetti, la parrucchiera che fa lo shampoo, il cameriere che fa il caffè. Neanche un filtro a rendere più luccicante il tutto. Non si può in quel cinema lì mica è permesso.
Così da ieri sera il lunedì sarà questo.Felicità e buonumore a soli 4 euro.
Lontano dagli “agenti della CIA e dalle bibite di tutti i colori“. Guarderò quello che il cinema dà, nell’unica sala, con tanto di sinossi stampata e attaccata fuori dal cancello.