Blog di una liberaleRivoluzione Uber: da oggi consegna cibo a domicilio e sfida Foodora

Uber non si ferma, e nonostante lo stop imposto a UberPOP, il servizio di passaggi in città, rilancia con un nuovo servizio: il food delivery. Un settore che negli ultimi mesi ha fatto discutere, c...

Uber non si ferma, e nonostante lo stop imposto a UberPOP, il servizio di passaggi in città, rilancia con un nuovo servizio: il food delivery. Un settore che negli ultimi mesi ha fatto discutere, complice lo sciopero dei bikers di Foodora, e la crescita esponenziale della domanda e dell’offerta di cibo “on demand”.
Prima dell’Italia, anche la Spagna reagì al blocco di UberPOP con lo sviluppo di altri servizi, come UberFresh, una sperimentazione di consegna di tapas e cibo spagnolo via smartphone.
UberEATS rappresenta quindi sì un lancio di prodotto tecnologico, ma anche un’ulteriore sfida al mondo della mobilità urbana. La città di Milano, come accadde per UberPOP è stata la prescelta per il lancio. Un ingresso su un mercato che vanta già diverse realtà di successo, ma che potrebbe giovare agli operatori del settore: non solo consumatori e ristoranti, ma anche e soprattutto quei bikers che tempo fa si ribellarono ai compensi troppo bassi del food delivery. La filosofia di Uber non prevede vincoli di esclusiva per i propri corrieri: chi consegna per Uber potrà farlo quando vuole, e potrà servire anche le altre piattaforme.
Top secret il compenso, ma la storia più recente di Uber ci racconta che ad ogni lancio di prodotto, corrispondono quasi sempre 4-6 settimane di incentivi per attirare quanti più driver possibili. Una strategia a diversi zeri che il gigante di San Francisco non dovrebbe faticare ad attuare.
I bikers da oggi avranno quindi la possibilità di scegliere di operare con un’ulteriore piattaforma. Come accade in tutti i settori, più alto sarà il numero dei competitor, maggiori saranno i compensi per aggiudicarsi sempre più operatori delle consegne. Operatori che appartengono oggi alla categoria del lavoro “on demand”, sempre più diffuso nelle nuove economie delle città.
Il lancio milanese prevede l’offerta di prodotti di circa 100 partner, dai ristoranti alle piccole gastronomie e bistrot, dal ristorante vegano all’hamburgeria. UberEATS ha inoltre eliminato l’ordine minimo e i costi di consegna, una scelta che sembra venire incontro al mondo dei single milanesi: sempre di più, sempre con maggior potere di spesa, e sempre più tech-friendly.
Il lancio aggressivo di Uber prevede 10 euro di sconto al primo utilizzo della piattaforma UberEATS con il codice eats-uberprovami. Non resta che provare, e gustarsi, letteralmente, i prodigi di un mercato sempre più tecnologico, e sempre più vivace.

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