Gli spazi della Fondazione Sassi, a Matera, non sono difficilissimi da raggiungere. Se si ha voglia di camminare nel cuore vecchio della città, diventata famosa nel mondo proprio per la bellezza di quel paesaggio, si può facilmente scendere nel sasso Barisano e ritrovarsi, dopo qualche scala, immersi nelle suggestioni della Factory di Andy Warhol.
Non è un’immagine frutto di un’esperienza lisergica, ma è esattamente ciò che è possibile rivivere all’interno della mostra “Made in Usa by Andy Warhol“, allestita proprio nei luoghi della fondazione nata agli inizi degli anni ’90. Un evento celebrativo del talento di Pittsburgh, a trent’anni dalla sua morte, che si vivrà nella Matera interiore, fino al prossimo 26 marzo.
Sono una trentina le opere esposte, tutte estremamente colorate e quasi in netto contrasto con il bianco della pietra di calcarenite, con la quale sono state costruite quelle abitazioni, un tempo vergogna d’Italia, ed oggi patrimonio dell’umanità e dei ricordi digitali dei turisti.
Il dinamismo della Fondazione Sassi, che ha di recente rinnovato la Presidenza ed il Consiglio di Ammiistrazione, si mostra nella sua forma più smagliante proprio con questa mostra. L’idea di portare le opere di uno degli artisti più influenti del XX Secolo nella città lucana, dimostra l’apertura mentale e la visionarietà che la nuova stagione della storica fondazione ha deciso di adottare. Ci si incanta subito a guardare le opere esposte, un viaggio nella memoria e per l’anima tra le chitarre realizzate per Michael Jackson, Liza Minnelli e Mick Jagger, l’esplosione di colori accesi e quasi fluo nella riproduzione della mitica minestra in scatola Campbell’s, nei ritratti di Marilyn Monroe e Mao Tse-Tung, così come tra le immagini di Elvis Presley e le bottigliette di Coca Cola. Tutte ripetute in una quantità enorme di opere. Tutte dissacranti, à la Duchamp, e con l’intento di esaltare i miti popolari, trasformandoli per renderli diversi.
Non sembri una forzatura l’illuminante parallelo tra il concetto di arte intesa come ripetitività, ed il panorama mozzafiato dei sassi materani, sviluppati l’uno dopo l’altro esattamente come le bottiglie della Coca Cola o i buoni per il supermarket, serigrafati e riproposti su tela da Wahrol. Come nel caso di questi oggetti, i sassi erano principalmente ad uso e consumo dei ceti popolari, mentre oggi sono luogo di culto e studio, carichi di mistero, fascino, domande senza risposte ed innumerevoli tentativi di interpretazione.
Lo stile immortale e unico del grafico pubblicitario diventato poi artista geniale, che ha attraversato tutti i linguaggi possibili sperimentandone contaminazioni ed innovazioni, trova in uno dei luoghi più antichi della Terra la sua più alta e meravigliosa sublimazione.
Da visitare, prima che sia troppo tardi.
Andy Warhol – Made in USA
Orari
Dal 26/02/2017 al 26/03/2017
Lun – Gio, 12:00 – 18:00
Ven – Dom, 10:00 – 20:00
Dove
Fondazione Sassi
Via San Giovanni Vecchio n.7 – Rione Sasso Barisano
Per informazioni
Fondazione Sassi 0835 333348
[email protected]
Curatore
Graziano Menolascina