Ora che il carovita non risparmia più neanche i cargo, provocando impennate dei costi di spedizione da shock petrolifero anni ’70, si capisce perché i decisori internazionali guardino con una certa preoccupazione al ritorno in grande stile dell’inflazione, prematuramente consegnata allo sgabuzzino delle storia. E si capisce perché la Bce si preoccupi dell’incremento dei costi di spedizioni dalla Cina verso Occidente. Che significa non soltanto più beni intermedi che stanno arrivando verso Occidente, ma anche una sostanziale carenza di container nei porti asiatici. Metteteci pure che c’è stato il pasticcio dell’incidente di Suez e avrete il quadro completo. La globalizzazione ha subito un piccolo infarto. E per questo purtroppo non c’è vaccino.
14 Maggio 2021