BabeleEstate 2022: quali saranno i trend del mercato turistico

La stagione estiva 2022 finalmente dovrebbe essere caratterizzata dal pieno ritorno alla normalità dopo due anni di difficoltà dovute alla pandemia da coronavirus. Ma quali saranno le tendenze che caratterizzeranno i prossimi mesi? Se si tiene conto di quanto indicato sul report Travel Trends che è stato diffuso da Google, i turisti si dimostrano più interessati a soluzioni sicure e certe, per esempio per ciò che riguarda i soggiorni nelle strutture ricettive, il noleggio di auto e la prenotazione di voli aerei. Durante il periodo della pandemia, poco più di 1 turista su 4 si dichiarava propenso a comprare una polizza assicurativa di viaggio per la prenotazione di una casa vacanza o di una camera in albergo; oggi, invece, la stessa propensione riguarda 1 viaggiatore ogni 2. Questo trend è confermato anche da Bluepillow, il motore di ricerca che è stato studiato per andare incontro alle esigenze di turisti moderni e che mette a disposizione più di 13 milioni di alloggi, consentendo agli utenti di risparmiare soldi e tempo.

Incoming: che cos’è e perché è importante

Secondo le ricerche che riguardano i voli aerei, nel 2021 il nostro Paese è stato, a livello europeo, la seconda meta più cercata, con un totale di 12 milioni e 200mila voli ricercati: prima di noi c’è solo la Spagna, mentre a livello mondiale il primo posto spetta agli Stati Uniti. Per quanto riguarda i flussi turistici che arrivano dai Paesi stranieri, le tre regioni più desiderate come destinazioni sono la Puglia, la Sardegna e la Sicilia. Inoltre, sempre in base a Google le nuove tendenze di viaggio si caratterizzano per un’esigenza di maggiore sicurezza. Se è vero che quello che stiamo vivendo è un periodo caratterizzato da una situazione di complessiva incertezza, ecco che i turisti dimostrano di gradire le soluzioni più sicure: è il caso delle polizze viaggio, sempre più ricercate dai turisti.

Lavorare in vacanza

Anche l’holiday working merita di essere annoverato fra le tendenze della prossima estate. Una conseguenza della pandemia da coronavirus è stata quella di mettere in evidenza l’opportunità di coniugare la vacanza con il lavoro da remoto. Cresce il numero di notti prenotate per l’holiday working, così come si allunga la durata del soggiorno medio, che non è più di 11 ma di ben 19 notti. La ricerca di Google rivela, ancora, che i turisti nella scelta di un viaggio vogliono puntare su soluzioni nuove e flessibili: c’è un nuovo concetto di viaggio che sta prendendo piede ed è quello della staycation, che coniuga il leisure con il business, cioè il viaggio di piacere e il viaggio di affari. Il cosiddetto bleisure, insomma.

Non solo alberghi

l’holiday working ha poco a che fare con le gite mordi e fuggi che hanno come destinazione le città d’arte, costituendo un trend che riguarda specialmente il comparto dell’extra-alberghiero: b&b e case vacanza. Questo settore, soprattutto per ciò che concerne gli affitti di proprietà immobiliari e case vacanze, sta incontrando sempre di più l’apprezzamento dei turisti. Le ragioni sono molteplici, e riguardano la necessità di più spazi, i quali dovrebbero essere separati e attrezzati per permettere di lavorare. Altri motivi chiamano in causa la facilità con la quale è possibile raggiungere la destinazione in auto e la riservatezza.

La sostenibilità ambientale

Quello della sostenibilità è un trend ormai in voga da qualche anno in tutti i settori: pertanto il comparto turistico non si può considerare escluso. È in continuo aumento la ricerca di esperienze e soluzioni di viaggio all’insegna della sostenibilità. È molto importante la consapevolezza dei turisti nei confronti dell’impatto ambientale dei viaggi, i quali devono essere proiettati sui valori dell’ecologia. Certo è che dopo le difficoltà causate dal coronavirus negli italiani il bisogno di vacanza si fa sempre più pressante, e finisce per spingere la domanda turistica. Già nel 2021, in realtà, si è fatto riferimento a una tendenza verso il revenge travel: come dire, dei viaggi di rivincita, da godersi dopo un anno e mezzo di rinunce e di vincoli difficili da sopportare. Sono numerose le fonti che riportano che proprio i viaggi hanno rappresentato l’attività di cui si è più sentita l’assenza. La panoramica complessiva del mercato turistico quindi pone in evidenza il desiderio degli italiani di tornare a viaggiare, magari sulla scia di nuove abitudini e tendenze inedite.

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