Arrivano le vacanze. Ancora qualche giorno di lavoro poi i parlamentari italiani potranno andare in ferie. Entro la prossima settimana Camera e Senato porteranno a termine gli interventi più urgenti. Tanti altri provvedimenti, invece, dovranno aspettare fino a settembre. A Montecitorio ci sarà giusto il tempo per approvare il decreto sul rifinanziamento delle missioni all’estero e votare il bilancio interno della Camera per il 2011. Il Senato invece esaminerà il bilancio interno e il decreto sul rimpatrio degli immigrati irregolari.
Il titolare dell’Agricoltura Francesco Saverio Romano può tirare un sospiro di sollievo. Il ministro – sul quale pende una richiesta di rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa – passerà le vacanze da membro del Governo. La mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni a metà luglio non sarà discussa prima di settembre. Meglio non rischiare. I parlamentari dell’Italia dei Valori la mette sul personale, e minaccia di smettere di lavorare: «Se dopo il via libera definitivo alla manovra la mozione non verrà discussa e votata in aula – aveva tuonato il leader Antonio Di Pietro – l’IdV non parteciperà più ai lavori». Niente da fare. La conferenza dei capigruppo della scorsa settimana ha posticipato tutto a dopo le ferie. Si ritornerà sul tema, dall’Idv a Ghedini, a settembre.
Dovrà aspettare anche il deputato del Pdl Marco Milanese, l’ex braccio destro di Tremonti. La giunta per le autorizzazioni della Camera ha rinviato l’esame della richiesta di arresto avanzata dalla Procura di Napoli al 16 settembre.
Di ipotesi di corruzione nella pubblica amministrazione, si tornerà a parlare anche in chiave generale, in parlamento. Ma apparentemente con meno urgenza. L’Esecutivo l’aveva presentato nel maggio del 2010. Un mese fa l’approvazione del Senato. A settembre – se le commissioni di Montecitorio avranno svolto velocemente il proprio lavoro – il documento arriverà in aula. Oltre al ddl “allunga processi” – licenziato ieri mattina dal Senato – Montecitorio esaminerà il disegno di legge di iniziativa governativa sulle intercettazioni. Il testo era già stato approvato alla Camera nel giugno del 2009. Tornerà a Montecitorio a settembre, dopo un lungo passaggio a Palazzo Madama.
Niente da fare per il decreto Rifiuti. Il provvedimento adottato dal Governo per affrontare l’emergenza napoletana in aula non ci arriverà neppure dopo le vacanze. Il 20 luglio scorso – su pressioni della Lega Nord – la Camera ha rinviato il testo in commissione. La sensazione è che lì rimarrà fino alla sua scadenza. «Su richiesta espressa del Pdl – ha spiegato il capogruppo del Pd Dario Franceschini – la maggioranza ha abbandonato il decreto». Insomma, sarà anche un”emergenza a Napoli, ma nella vicina Roma non è un’emergenza “percepita”.
La chiusura estiva del Parlamento non fa eccezioni neppure per la guerra in Libia. Non è una cosa da poco. Un documento presentato dall’Idv impegna il Governo «a ridurre in tempi molto brevi l’impegno economico riferibile alla presenza italiana nella missione e la partecipazione attiva del nostro Paese ai bombardamenti contro obiettivi sul suolo libico». E anche sull’Afghanistan si deve tornare: si promettono naturalmente intese bipartisan per uscire da una guerra che finisce sempre più spesso sulle home page, con le facce di morti italiani. Ma la capigruppo ha deciso un rinvio. Non c’è tempo: se ne riparlerà a settembre.
E dire, che appena un mese fa, la Lega aveva chiesto e ottenuto che il governo dichiarasse ufficialmente “a termine” la missione libica. Evidentemente il termine non è ancora scaduto.