Quanto l’architettura può essere sostenibile? Si può coniugare lo sviluppo con il paesaggio? A queste domande ha provato a dare una risposta l’architetto greco Elias Messinas, fondando Ecoweek e intorno a questo appuntamento-incontro-scambio-workshop ha raccolto architetti, designer, paesaggisti ed ingegneri da tutto il mondo per un evento di architettura, cultura ed ecologia. Dopo le esperienze di Atene, Cipro, Tel Aviv, Salonicco, Gerusalemme, dal 12 al 18 Settembre, Ecoweek si terrà a Milano con un’agenda di laboratori, conferenze pomeridiane e incontri con professionisti internazionali (su tutti Francoise-Helene Jourda, Mario Cucinellae Richard Ingersoll).
L’edizione milanese ha come titolo e tema «Urban Comminities and Green Architecture» e si articola in quattro sezioni legate tra loro dalla sostenibilità: urbana, sociale, dei nuovi edifici e di quelli esistenti. La formula è quella del workshop settimanale in cui vengono attivati diversi gruppi di progettazione guidati da professionisti e docenti universitari che lavorano insieme. «Il nostro scopo – spiega Elias Messinas- è promuovere i principi dell’architettura sostenibile e del miglioramento delle prestazioni energetiche di edifici, che consumano oltre il 40% dell’energia totale prodotta. La progettazione sostenibile, basata sui principi di guadagno solare passivo, scelta di materiali ecologici e coinvolgimento attivo della comunità, può comportare una notevole riduzione della nostra dipendenza da fonti di energia non rinnovabili e diminuire l’emissione di CO2 nell’atmosfera».
I workshop targati Ecoweek focalizzano l’attenzione sulla città in cui prendono luogo e, con la supervisione di professionisti locali ed internazionali, sviluppano proposte progettuali per edifici nuovi ed esistenti. L’Ong Ecoweek nasce in Grecia nel 2005 grazie all’impegno di Messinas e della terapeuta Yvette Nahmia e da allora ha visto la collaborazione di tante persone che si sono adoperate in vari ambiti grazie alle diverse competenze messe in campo: dall’architettura all’ingegneria, dal design al paesaggio, dalla filosofia alla sociologia. La forza della collaborazione tra conoscenze diverse provenienti da culture e paesi differenti ha reso possibile un progetto ambizioso: quello di realizzare eventi internazionali che coinvolgano giovani studenti di architettura e siano canale di sensibilizzazione per la società civile.
Per una settimana, diversi luoghi nella città di Milano saranno coinvolti da questa iniziativa: le due sedi di Città studi e Bovisa del Politecnico, in cui lavoreranno la maggior parte dei gruppi di studenti, la Camera del Lavoro di corso di Porta Vittoria, il Liceo Stendhal di via Laveno 12, la Casa dell’Energia di piazza Po, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in via Gian Domenico Romagnosi. I temi progettuali offerti ai partecipanti si occuperanno di aree, principalmente della città di Milano, in cui un intervento orientato alla sostenibilità possa portare un significativo miglioramento all’ambito urbano e alla vita sociale. Con la prospettiva dell’Expo che fino al 2015 incide e trasforma significativamente il panorama edilizio locale, l’organizzazione della mobilità, e soprattutto il paesaggio alle porte della città.