La Lombardia è scesa sotto la soglia «psicologica» del milione di ettari di territorio agricolo disponibile, che significa che ogni giorno “ci mangiamo” 12 ettari di terreno buono per l’agricoltura. Il consumo del suolo agricolo è un segnale di allarme preoccupante, specie nella prima regione agricola del Paese. Qui operano infatti 54.107 aziende agricole (dato aggiornato al 2010), pari al 3,3% del totale nazionale. La superficie agraria e forestale (Saf) supera 1.228.000 ettari (7,1% del totale), di cui 985.000 di superficie agricola utilizzabile (Sau), pari al 7,6% del dato italiano.
Il dato emerge dall’ultimo censimento 2011 sulle aree rurali del rapporto Ersaf (l’ente lombardo per l’agricoltua e le foreste) sul consumo di suolo. Per fare spazio a infrastrutture, case, capannoni viene consumata terra utile, terra che nessuno potrà restituirci. E uno strumento ci sarebbe per tutelare al meglio l’ambiente e la qualità della vita: il piano di governo del territorio (Pgt), ma su 1.544 comuni lombardi solo il 40 per cento l’ha adottato come strumento.
«I nuovi Pgt – spiega Ettore Prandini, della Coldiretti Lombardia – avrebbero dovuto prevedere la salvaguardia del territorio agricolo di particolar pregio, ma non sta avvenendo. È un dato preoccupante. Il consumo di suolo sta aumentando e non è giustificato né dal punto vista residenziale né produttivo, perché questi terreni sono stati spesso occupati da case invendute o da capannoni vuoti e questo ci deve far riflettere sull’utilità di tante costruzioni in aree che non potranno poi più essere recuperare all’utilizzo agricolo e ambientale».
Anche perché sul totale delle superfici consumate, i due terzi riguardano proprio quelle più fertili. Con un impatto – spiega la Coldiretti regionale – sia sulla produzione alimentare che sulla difesa ambientale: ogni anno in Lombardia si perde una potenzialità di produzione pari a 27 mila tonnellate di grano e si riduce di 850 mila tonnellate la capacità del terreno di immagazzinare anidride carbonica che così, in parte, finisce nell’aria che respiriamo.
Inoltre il consumo di suolo ha effetti sul clima e sull’evaporazione delle acque, causando l’accumulo in atmosfera di un’energia pari a 5-6 milioni di chilowattora ogni anno (l’energia necessaria al funzionamento di quasi 20 milioni di frigoriferi). ll tasso di antropizzazione del territorio, in Lombardia, è cresciuto, dal 1954 al 2007, dal 4 al 14% contro una media nazionale che si attesta al 7,1. I numeri dicono che la risorsa suolo è costantemente minacciata. Per questo Regione Lombardia ha ulteriormente rafforzato i suoi interventi a difesa del ricco e variegato patrimonio ambientale che rappresenta una delle più preziose risorse di cui dispone. Senza però rinunciare alle nuove autostrade e infrastrutture che consumano proprio quel terreno buono. E senza terra, non ci può essere agricoltura.