MADRID – La Spagna si colora d’azzurro. Dopo sette anni di governo rosso, secondo il primo exit poll della Televisone pubblica spagnola, e mentre cominciano ad essere scrutinati i primi voti, il Paese del sogno socialista di Zapatero vira decisamente a destra. I popolari otterrebbero la maggioranza assoluta con il 43% di voti, a fronte del 30% dei socialisti. Il che significherebbe 181-185 seggi per Mariano Rajoy contro i 115-119 rappresentanti per i socialisti. Una maggioranza assoluta per i conservatori, che supererebbe quella ottenuta dal presidente José Maria Aznar che nel 2000 guadagnò 183 scranni nel Congresso. La sconfitta più dura per il Psoe di Rubalcaba, maggiore di quella di Joaquin Almunia che si aggiudicò solo 125 deputati.
La terza forza politica nell’emiciclo sarebbe CiU che in Catalogna raggiungerebbe tra i 13 e 15 deputati, quasi un pareggio con i socialisti catalani, mentre la sinistra unita e i verdi si prendono 11 deputati nel Congresso. L’altra novità di queste elezioni sarebb il partito della sinistra basca, Amaiur, che partecipando per la prima volta alle elezioni si aggiudicherebbe tra i 6 e i 7 deputati, uno meno del Partito Nazionalista basco e di UPyD che si prende tra i 3 e 4 scranni. La novità assoluta sarebbe la partecipazione dei partiti minoritari alla formazione del Congresso spagnolo, che sembrerebbe dar ragione alla lotta degli Indignados contro il bipolarismo. E mentre si aspettano ancora i primi risultati degli scrutini, e la strada madrilena dove si trova la sede dei popolari si riempie di simpatizzanti e si prepara a festeggiare il nuovo presidente del Governo spagnolo, Mariano Rajoy, hanno già fatto la loro apparizione davanti ai media le due responsabili della campagna elettorale del Psoe e del Pp.
La prima, Elena Valenciano ha voluto festeggiare la vittoria della democrazia che ha portato alle urne quasi il 70% degli spagnoli e tutti i cittadini che hanno appoggiato il partito socialista in un momento così difficile. Dal canto suo Ana Mato, dalla sede dei popolari ha celebrato la nascita del governo popolare con un’ampia maggioranza, in attesa di domani, “il giorno in cui – ha detto – si apre una nuova tappa per la Spagna e soprattutto una nuova lotta, quella contro la disoccupazione e la crisi.