Eccolo lì, prima o poi doveva succedere che il signorino si lagnasse, seduto comodamente all’ombra del suocero-presidente, che spinge e spinge per far contenta Barbara, ma quasi mai riesce a imporlo al suo allenatore e a farlo giocare. E così il povero Pato lacrima dal profondo con un quotidiano importante, neanche del gruppo che così sembra più credibile. Il «Corriere» ospita le memorie spicce del campioncino brasiliano, il quale si lamenta per i silenzi del suo Max:«Allegri non mi parla, mi critica pubblicamente ma non mi dà consigli sul modo di migliorare». Mica bischero, il livornese. Gli è capitata la tegola del fringuello che si innamora della padrona e adesso deve centellinare sillabe e sospiri. Già, i sospiri rossoneri. Portano tutti nella stessa direzione: adesso che è fidanzato con la signorina B., il piccolino si è montato la testa e non c’è verso di farlo scendere. In questi casi, la cura è sempre la stessa: una bella panchina per riflettere…Ps. Il gustoso episodietto porterebbe a concludere che il Cav. conta poco o nulla persino all’interno delle sue proprietà. Domanda: ma se Barbara dovesse chiedere al paparino la testa di Allegri, il nostro presidente come si comporterebbe?
27 Dicembre 2011