Stavolta Romney vince a mani basse, ma contro Obama perderebbe

Stavolta Romney vince a mani basse, ma contro Obama perderebbe

MANCHESTER (NEW HAMPSHIRE) – L’ex governatore del Massachusetts, Mitt Romney, ha vinto a mani basse le primarie repubblicane del New Hampshire, una settimana dopo avere prevalso nella sfida dell’Iowa per appena 8 voti. Secondo qui in New Hampshire è arrivato a oltre 16 punti di distacco il deputato texano “libertario”, Ron Paul, terzo l’ex governatore dello Utah, Jon Huntsman, poi Newt Gingrich e Rick Santorum, che non è riuscito a capitalizzare la quasi vittoria in Iowa.

Questa affermazione robusta di Romney, arrivata dopo gli attacchi al curaro sferrati nei giorni scorsi da Newt Gingrich sui licenziamenti decisi da Romney quando gestiva il fondo d’investimento Bain, rafforza ulteriormente l’ex governatore del Massachusetts in vista del prossimo voto, quello nella iperconservatrice Carolina del Sud. Qui Romney, di fede mormona, dovrà difendersi dal supercattolico Rick Santorum, che spera di attrarre gran parte dei voti delle destra religiosa.

Ma Romney per il momento è il favorito anche nella Carolina del Sud. Appoggiato dalla governatrice dello Stato, Nikki Haley, nei sondaggi è in vantaggio di una decina di punti. E la mancanza di un candidato conservatore anti-Romney – Santorum, Gingrich e il governatore del Texas Rick Perry competono per la stessa fetta di elettorato – alla fine potrebbe avvantaggiare proprio lo stesso Romney. Che se prevalesse pure in South Carolina sarebbe ben posizionato per aggiudicarsi la nomination del suo partito e quindi sfidare a novembre il presidente Barack Obama.

Se le elezioni generali si tenessero adesso Obama trionferebbe contro tutti i candidati repubblicani in lizza. L’attuale presidente staccherebbe di cinque punti Romney, di sette Paul, di 11 Santorum e di 15 Gingrich, stando a un recente sondaggio Ipsos/Reuters.
 

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