Murdoch appoggia Santorum ma il suo potere è ancora così grande?

Murdoch appoggia Santorum ma il suo potere è ancora così grande?

Con tweet, quando ormai in Italia era notte, Rupert Murdoch ha detto la sua sulle primarie repubblicane negli Stati Uniti d’America: «Sta facendo molto bene. I valori contano in America».

Il tweet di Rupert Murdoch pro Santorum
Il destinatario del messaggio è Rick Santorum, l’ex senatore della Pennsylvania di origini italiane, il “social conservative” che nei sondaggi sta attraversando un momento di forma: può contare su un vantaggio di dieci punti su Mitt Romney a livello nazionale, anche se quest’ultimo rimane il candidato con maggiore credito per sfidare Barack Obama alle Presidenziali di novembre. Secondo Gallup, Santorum è dato al 36% contro il 26% dell’ex governatore del Massachusetts in termini di popolarità.

Altri numeri? Santorum va forte in Texas, dove secondo il quotidiano Texas Tribune raccoglierebbe il 45% dei consensi tra gli elettori repubblicani se le elezioni dovessero tenersi in questi giorni in una rosa di candidati che prevede gli altri sfidanti alla nomination finale. Da parte sua il magnate australiano ha sentenziato che se Santorum dovesse vincere nelle primarie in Michigan (in programma il 28 febbraio) a quel punto non lo fermerebbe più nessuno. Un’affinità elettiva che potrebbe nascere dalle convinzioni religiose dei due: Santorum è cattolico, Murdoch di più.

E gli endorsement dell’australiano pesano: i quotidiani britannici del suo regno mediatico hanno sostenuto prima Tony Blair e poi David Cameron e i risultati non si sono fatti attendere. Nei suoi diari l’ex spin doctor di Blair, Alastair Campbell, ha dedicato diverse pagine al viaggio durante il quale il futuro Primo ministro avrebbe poi incontrato Murdoch di persona in Australia per garantirsi il sostegno di un tycoon di tendenza conservatrice, ma lesto nel badare al sodo. E Blair era nel gruppo dei vip (assieme ad attori come Nicole Kidman e Hugh Jackman) che hanno fatto da padrini dei due figli più giovani di Murdoch avuti dalla moglie/guardia del corpo Wendi Deng, celebrato sulle rive del fiume Giordano.

Rimane da capire quanto inciderà l’effetto Rupert sulla corsa alla Casa Bianca di Santorum anche per fare una tara dell’effettivo peso di Murdoch dopo gli scandali che hanno investito il gioiello di famiglia, la News International travolta dalle indagini condotte da Scotland Yard su telefoni intercettati e scoop ottenuti con tutti mezzi possibili, compresi quelli illeciti. La scorsa settimana altri cinque giornalisti del Sun sono stati arrestati e tra questi il vicedirettore Geoff Webster. Da novembre il numero dei cronisti fermati è salito a dieci. L’accusa è di pagamenti illegali a ufficiali e agenti della polizia in cambio di informazioni. La redazione del popolare tabloid è in fermento, tanto che il chief executive di News International Tom Mockridge – chiamato da Sky Italia in piena emergenza – ha inoltrato allo staff una mail sottolineando come il quotidiano stia attraversando la sfida più grande. Sopravvivere.

L’onda lunga del “phone hacking scandal” non si è ancora arrestata. Perché se gli occhi erano puntati su Rupert e il figlio James che in estate sono comparsi di fronte alla commissione di Westminster per chiarire le proprie posizioni mentre l’ex numero uno di News International, la rossa Rebekah Brookos, veniva arrestata e il domenicale New of the world chiudeva i battenti, le audizioni sono proseguite con la Levenson Inquiry, l’inchiesta per fare luce sull’etica della stampa inglese. Per di più, l’ultimo colpo assestato al Sun è arrivato quando è ormai in cantiere l’edizione della domenica del giornale, voluta dallo stesso Murdoch per colmare il vuoto lasciato dal News of the world.  Il primo numero è atteso per questo fine settimana e il magnate ha voluto far sapere, sempre tramite Twitter, come il valore della News Corp. (la società al vertice del grattacielo) abbia toccato il punto più alto alla sola notizia della nuova edizione.

In compenso tra le mura di casa volano coltelli. James è ormai all’angolo, pur conservando i gradi di chief executive di News Corp. per Europa e Asia: per via del ruolo che riveste, deve rispondere delle accuse rivolte al gruppo. La sorella Elisabeth non rimane impassibile e lavora per posizionare le pedine a proprio vantaggio. Una famiglia non convenzionale alle prese con il passaggio di testimone dal vecchio Rupert. D’altronde la famiglia è tutto, uno di quei valori che contano e che hanno regalato a Santorum un sostenitore di più. Poco importa se poi il Sun ospiti in pagina 3 ragazze in topless in cerca di notorietà: quello è business, un affare che Murdoch conosce bene.  

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter