Ieri la “censura” a Bossi, oggi quella sui fatti che riguardano l’assessore regionale leghista Davide Boni. Da prima pagina per tutta l’Italia, ma non in Padania, tanto che il giornale omonimo della regione immaginaria relega le inchieste a pagina 6. Non sprecheremo una parola di più a commento di una scelta “editoriale” che si commenta da sola. Fate come volete, ma non fatelo con i nostri soldi e le nostre tasse, senza le quali la Padania dovrebbe chiudere.
7 Marzo 2012