Caro Formigoni, il “pirla” di Mourinho era tutta un’altra cosa

Caro Formigoni, il “pirla” di Mourinho era tutta un’altra cosa

Se ci passate il paragone blasfemo, assolutamente blasfemo, le sedute del Consiglio regionale della Lombardia si stanno trasformando in una felliniana «Prova d’Orchestra». Leggete cosa ne dice Wikipedia: «I muri sono pieni di scritte, l’anarchia è totale. Qualcuno spara (come da regolare porto d’armi), qualcun altro fa finta di niente e continua ad ascoltare la radio…» Insomma, tra indagati, super indagati, indagandi (perché non introdurre anche la figura dell’indagato che sarà?), la giunta Formigoni si appresta felicemente a battere ogni record giudiziario. Adesso, pensate un po’, si stanno svegliando anche i cardinaloni di riferimento, dormienti sonni catatonici in Vaticano, i quali a mezza bocca dicono che sì, certo, insomma, ehm ehm, forse, magari, può darsi che il Celeste «abbia sbagliato» qualche mossa. Lui, il Formigoni, procede per la sua strada (ma dove porta la sua strada?), bacia, sbaciucchia, vasa-vasa i sodali giusto per non perdere una maggioranza che sta insieme con la colla. A noi de Linkiesta il Celeste non (ci) piace, pensiamo ve ne siate resi conto, è una ganassa ultrapatetico, ma abbiamo deciso di interrompere ufficialmente i rapporti solo ieri, quando rivolgendosi al capogruppo Idv gli ha detto: «Informati, pirla». Mica per la parolaccia, ci siamo offesi. Figuriamoci. È che bisogna saperle dire, altrimenti è meglio stare zitti. Per ripetizioni, consigliamo la visione del video sottostante.

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