Sulla Rai, a questo punto, sembrano essere tutti d’accordo. O quasi. L’unico fuori linea è Maurizio Gasparri (e quindi per ora anche il Pdl) che difende la legge che porta il suo nome. Gli altri, invece, in viale Mazzini vogliono un commissario. «È finito il tempo delle lottizzazioni», dicono dal Pd, e pare che non ci sia nulla di ironico. Gianfranco Fini, da Pietrasanta, fa giungere echi della sua posizione che viene immediatamente condivisa e rilanciata da Casini. Insomma, visto l’andamento dell’economia, i partiti consegnano anche la Rai a Mario Monti. E, in tutta onestà, non può che essere un bene. Certo, poi uno potrebbe chiedersi se la linea l’hanno data loro o Pippo Baudo (che stamattina sul Corsera chiedeva un manager per la Rai vista la manifesta incapacità degli altri), ma queste sono quisquilie. Di sicuro Pippo Baudo ne sa di Rai più dell’intero cda. Con buona pace di Gasparri che vorrebbe pensionarlo.