Il piano con cui il nuovo amministratore di Deiulemar Compagnia di Navigazione Roberto Maviglia vorrebbe dare ristoro agli obbligazionisti della compagnia – consistente in estrema sintesi nella trasformazione delle obbligazioni in azioni di una newco cui sarà conferito anche il patrimonio (in particolare la flotta) di Deiulemar Shipping, la compagnia dei figli – non ha ancora preso forma.
E del resto anche Deiulemar Shipping non ha ancora scelto l’advisor finanziario cui affidare la ristrutturazione aziendale (in ballo ci sono Mediobanca e Rothschild, con la prima maggiormente accreditata), mentre la sua nave bloccata la scorsa settimana a Marsiglia da alcuni creditori (della Compagnia di Navigazione, secondo quanto riferito dalla Shipping) risulta ancora ferma nel porto francese.
Intanto però Maviglia ha fatto sapere di aver ribattezzato una nave in costruzione in Cina per conto della Deiulemar Compagnia. Non si chiamerà come previsto inizialmente Raffaele Iuliano, bensì Città di Torre del Greco: «Il nuovo nome prefigura quello che potrebbe divenire l’assetto dell’azionariato. La società potrebbe appunto divenire una public company con l’azionariato di riferimento radicato sul territorio della Città di Torre del Greco. Con questa nave, se va a buon fine il progetto di ristoro degli obbligazionisti assegnando loro le azioni della società, potrà partire il rilancio della società».
Riguardo al pagamento della nuova unità – su cui sembra lecito avanzare qualche interrogativo – Maviglia ha assicurato che il saldo finale – alcune rate dei circa 80 milioni del valore dell’ordine (piazzato all’apice del mercato, all’inizio del 2008, oggi la stessa nave costerebbe circa il 70%) sono state già versate – è garantito dal finanziamento di una banca estera, che sarà erogato alla consegna (prevista per giugno).
Negli stessi cantieri cinesi (New Times Shipyard) è intanto in costruzione una gemella, Alberta Della Gatta, destinata alla Deiulemar Shipping (che ne possiede già 16, 14 direttamente e 2 attraverso la controllata Ledi Shipping), che però, secondo alcune indiscrezioni, starebbe trattando col cantiere stesso per posticiparne la consegna (prevista a luglio).
A breve, infine, terminerà il censimento delle obbligazioni emesse dalla Deiulemar Compagnia di Navigazione: secondo le ultime stime i creditori presentatisi sono circa 10.000 per un ammontare complessivo di circa 600 milioni di euro.