PALERMO – A Palermo perdono tutti, e vince soltanto Leoluca Orlando col suo 47,5%. Perde il centrodestra, e sopratutto il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano, perché per la prima volta dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi non amministrerà il capoluogo siciliano, e le liste del Pdl perdono in cinque anni all’incirca trenta punti percentuali, passando dal 38% del 2007 all‘8.23% di oggi. Perde il partito democratico perché il vincitore delle primarie Fabrizio Ferrendelli, quello sponsorizzato da mezzo stato maggiore del Pd nazionale e dai due big siciliani Antonello Cracolici e Beppe Lumia, si ferma al 17,4%. Perde anche il governatore regionale Raffaele Lombardo: il suo candidato, Alessandro Aricò, sostenuto da Mpa e Fli, si attesta all’8%, una cifra al di sotto delle aspettative.
Era nell’aria che oggi a Palermo si sarebbe consumato l’Orlando-day. Addirittura giorni fa circolava un sms fra i deputati dell’Ars:”Orlando va come la Tav”. In tanti lo sapevano nel palazzo siciliano che Orlando avrebbe fatto il botto, “ ma francamente non ci aspettavamo questi numeri”, sussurra a Linkiesta un democratico palermitano. Orlando ha sparigliato le carte: ha pescato a destra e a sinistra. Ma sopratutto a destra ha raccolto consensi: Massimo Costa, sostenuto da Pdl-Udc-GrandeSud si ferma al 13%, ma le sue liste si attestano al 25%. “Dove finisce quel 12% in più delle liste?”, si domanda un’esponente locale del Pdl. Al tg3 Ignazio La Russa arriva a dire che sia stata colpa del nome del candidato:”Noi abbiamo candidato Costa… ma con quel nome, poveretto… dopo le vicende della nave…”.
Ma veniamo al pomeriggio. Alle 15 iniziano ad uscire i primi exit pool su twitter. E Leoluca Orlando è già in testa, anche se la forbice è ancora stretta. Il primo exit pool conferma l’eterno Orlando al 30%, il candidato del centrodestra Costa al 20%, e il vincitore delle discusse primarie Fabrizio Ferrandelli al 18%. Ma nei comitati elettorali palermitani nessuno si sbilancia, e si attendono con ansia le prime proiezioni autorevoli. C’è tensione all’interno del comitato elettorale del centrodestra. Un collaboratore di Costa dice a Linkiesta:”Occorre aspettare, ma Costa è più che realistico”.
Passano i minuti e la tensione sale. Su La7 Enrico Mentana sciorina il primo exit pool del centro studi Emg. Anche qui è Orlando è in testa, sarebbe in una forbice compresa fra il 31 e il 36%, Costa sarebbe sarebbe fra il 21 e il 26%, e Ferrandelli fra il 18 e il 23%. Alle 15:33 Ferrandelli twitta:”Crediamo di arrivare al ballottaggio, sensazioni positive”. Mentre alle 15:43 il coordinatore regionale del Pdl, Francesco Scoma rispondeva così:”Previsione ballottaggio Orlando-Costa”. Boom!
Intorno alle 16 lo staff di Orlando fa sapere che “alle 17:45 Orlando rilascerà dichiarazioni alla stampa”. A quell’ora il professore lascia l’abitazione di via Dante e si dirige verso il quartier generale di viale Mazzini. Nel frattempo gli exit pool che diffondono le varie testate televisive confermano il trend positivo per il “professore”. Insomma, già a metà pomeriggio Orlando sa di essere al ballottaggio. Tant’è che su twitter in tanti scrivono che “al comitato di @LeolucaOrlando1 si esulta dopo la proiezione al 43.4%”.
Proiezione dopo proiezione, siamo quasi all’ora di cena, il dato su Orlando arriva a sfiorare quota 48%, e in tanti, anche all’interno del partito democratico, iniziano a pensare che il candidato di Idv-Fds-Verdi possa vincere anche al primo turno. Ma in caso di ballottaggio, fa sapere Orlando:”Non mi apparenterò con nessuno”. E ancora:”Quanti hanno votato per me ancorché collocati nei diversi schieramenti lo hanno fatto per liberarsi da un Cammarata che forse in passato hanno votato e da un Pd che in passato hanno votato”.
Il professore è un fiume in piena, è su tutte le tv, e sembra quasi un ritorno al futuro. Prima attacca Vendola, reo di aver deciso di sostenere il vincitore delle discusse primarie Ferrandelli:”La foto di Vasto (l’immagine con Vendola, Di Pietro e Bersani, ndr) rimane integra ma è una vergogna che Vendola e il Pd stiano ancora a tenere il cordone a Lombardo”. E poi ha lanciato il sasso contro il governatore regionale Raffaele Lombardo:”In un Paese civile “Raffaele Lombardo sarebbe già un ex presidente della Regione”.
All’ora di cena il risultato di Orlando spaventa i leader regionali del Pd. Cracolici e Lumia, entrambi big sponsor di Ferrandelli, e sostenitori dell’alleanza fra il Pd e il governatore regionale Raffaele Lombardo, non ci stanno, e rispondono duramente alla “provocazione” lanciato da Orlando:”Finalmente molte verità vengono a galla: Orlando ha raccolto i voti di Cammarata: d’ora in poi non potrà accusare più nessuno, è lui il candidato più trasversale di tutti”. Sulla stessa lunghezza d’onda il governatore regionale Raffaele Lombardo:”C’è un grosso consenso per Orlando. Si vede che i palermitani lo vogliono e credo che bisogna prenderne atto. In quanto a lui, per le sue affermazioni, l’ho giudicato sciacallo. Quello che dice è vomitevole. Basta pensare, a proposito delle sconcezze di quest’uomo, a quello che diceva di uomini come Falcone. Lui calunniava e aggrediva anche Giovanni Falcone. Palermo, però lo ha scelto e noi non possiamo che prenderne atto”.
A Linkiesta il segretario regionale Giuseppe Lupo legge positivamente lo spoglio palermitano, non polemizzando con Orlando:”La prima considerazione è che nessun candidato della destra va al ballottaggio. La mia opinione è che il centrosinistra sia più forte di quanto si possa immaginare. Altra considerazione: la debolezza delle liste del presidente della regione. Ed ultima considerazione: l’Udc se si allea con il Pd vince, come ad esempio a Cefalù. Altrimenti con la destra perde, come ad esempio a Palermo”.
Finalmente intorno alle 22 arrivano i primi dati ufficiali. E il professore, dopo la diffusione delle prime sezione scrutinate, sarebbe dato vincente addirittura al primo turno. Orlando sfiorerebbe il 49%, e sarebbe già pronto a varcare la porta di Palazzo delle Aquile. Alle 23:22, il senatore Idv Fabio Giambrone, ai microfoni di uno speciale del tg3 regionale, dice:”Per Leoluca è ancora possibile vincere al primo turno”.
I dati del comune di Palermo giungono a rilento. Su twitter in tanti ironizzano sui dati palermitani. Palermo è l’unica città che non conosce il risultato definitivo. Nei comitati elettorali all’una di notte sembra ancora giorno, e al comitato di “Leoluca” incrociano le dita per raggiungere il traguardo già oggi.
Ma a tarda notte, siamo intorno alle quattro del mattino, sono già state scrutinate 341 sezioni, la metà delle totali, e Orlando si attesterebbe al 47.69%, il vincitore delle primarie Ferrandelli sarebbe fermo al 17.43%, e per il candidato del centrodestra Costa si allontanerebbe il ballottaggio fermandosi al 12.26%.
Insomma si profila un ballottaggio Orlando-Ferrandelli, che stando ai precedenti politici del giovane Ferrandelli, il quale era capogruppo al consiglio comunale con il partito di Di Pietro, sarebbe una sfida interna tutta interno all’Idv.
Di certo Orlando partirà in vantaggio, recuperare il gap negativo di 30 punti percentuale per Ferrandelli non sarà facile. Anche se al ballottaggio “la partita ripartirà con la palla al centro del rettangolo di gioco”, come fa sapere Ferrandelli ad un tg nazionale.
Ma a Palermo quasi tutti sono sicuri: “al secondo turno non ci sarà storia”. “Orlando potrebbe toccare le percentuale bulgare dei primi ’90”. E dopo vent’anni in città “tornerà la primavera”.