Finito ferragosto, le regionali siciliane del prossimo 28 ottobre entrano nel vivo. Mentre il centrodestra litiga sul candidato, «Gianfranco Micciché sì – Gianfranco Micciché no», e Gianfranco Fini cerca di convergere sul candidato dell’asse Pd-Udc Rosario Crocetta, anche il movimento “Anti-Equitalia” vuole essere della partita.
Il suo fondatore, l’avvocato Angelo Pisani, noto alle cronache per essere uno dei legali di Diego Armando Maradona, da qualche giorno si trova nell’isola per definire la road map da oggi al 28 ottobre. «In Sicilia il movimento sta organizzando anche la lista per partecipare alle prossime elezioni e dare un forte segnale della volontà del popolo contro la miopia della burocrazia e le freddezze del tecnicismo della politica», avrebbe detto Pisani alla stampa. Il “Moa”, acronimo della sigla del movimento, ha già i nomi dei rappresentati nell’isola. Pisani avrebbe affidato il movimento siciliano a tre avvocati: Roberto Sauerborn, Marcella Graziuso e Simone Forte. I quali sarebbero già al lavoro per definire candidati e liste in tutte le province dell’isola.
Il nome del candidato? «Ancora top secret», confida a Linkiesta una fonte che preferisce restare anonima. «Ma non è da escludere che possa essere Sauerborn». Nel capoluogo siciliano c’è chi giura che Maurizio Zamparini guardi con interesse alla lista “anti-equitalia”. In realtà lo scorso 24 giugno, in un Politeama gremito, Zamparini ha già lanciato una sua lista civica per le regionali siciliani, optando per Nello Di Pasquale, attuale sindaco di Ragusa, come candidato alla presidenza.
A questo punto non è da escludere che Zamparini possa trovare la “quadra” con il “Moa”, e poi scendere in campo con un candidato unico alla presidenza della regione. Uno dei testimonial del “Moa” si chiama Diego Armando Maradona, e potrebbe fare da tramite fra Pisani e Zamparini. D’altronde, dice Pisani, «esplode l’interesse e si moltiplicano di ora in ora le adesioni al neonato movimento popolare. Appena nati, erano circa 200 gli “Studi anti-Equitalia” organizzati sulla rete degli sportelli noiconsumatori.it, ma grazie alla spinta dell’opinione pubblica si stanno moltiplicando. Ciò conferma l’interesse della gente verso una corretta gestione della cosa pubblica senza l’incubo di essere tartassati come ancora oggi avviene».