In Sicilia è pronto l’asse Pd-Udc. Prove generali per le Politiche?

In Sicilia è pronto l’asse Pd-Udc. Prove generali per le Politiche?

Sezione dell’Udc a Sambuca di Sicilia, Agrigento (Flickr: Jacques Zammit)

Non si conosce ancora la data, ma la Sicilia è già in campagna elettorale. Archiviata l’era Lombardo – il governatore uscente si è dimesso il 31 luglio scorso – i riflettori del Palazzo romano e siciliano sono puntati sull’appuntamento clou del prossimo autunno. Si voterà a fine ottobre? Può darsi. Anche se nelle ultime ore sembra accreditarsi l’ipotesi di anticipare di qualche settimana il ritorno alle urne. Una data che circola è quella del prossimo 7 ed 8 ottobre. Ma la decisione spetterà alla giunta regionale uscente che si riunirà nei prossimi giorni.

Di certo la campagna elettorale è già iniziata. Si susseguono incontri su incontri, e anche a Roma guardano con interesse all’appuntamento elettorale siciliano. «L’unico test elettorale prima delle elezioni politiche del 2013», dice a Linkiesta un parlamentare siciliano dei democratici. I partiti nazionali pensano che dalle elezioni regionali siciliane possa uscire il quadro delle alleanze per le prossime politiche. Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani lavorano proprio in questa direzione. L’idea di fondo è quella «di testare l’alleanza fra il Pd e l’Udc in Sicilia, e poi esportare il modello alle politiche del 2013», confida a Linkiesta un esponente siciliano dell’Udc.

Il senatore Pd Nicola Latorre spiega a Linkiesta perché guarda con interesse alle regionali siciliane: «L’unica cosa che posso dire è che stiamo lavorando per privilegiare il progetto politico. L’auspicio è che in Sicilia si possano creare le condizioni per un’alleanza di centrosinistra alternativa al centrodestra e che possa essere un viatico per le alleanze nazionali. E l’auspicio è che anche Orlando possa partecipare a questa alleanza». E anche Leoluca Orlando, stando ad alcune indiscrezioni giornalistiche, starebbe lavorando in questa direzione. Giovedì scorso il neo sindaco di Palermo si sarebbe recato a Montecitorio per un incontro con l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini. L’incontro non sarebbe stato risolutivo, scriveva venerdì scorso sull’edizione palermitana di Repubblica Emanuele Lauria, «ma ha lasciato la porta aperta a un accordo che in Sicilia si farebbe anche a dispetto del divorzio romano fra Bersani e Di Pietro». Secondo quanto riferito a Linkiesta da una fonte che preferisce restare anonima, «Orlando avrebbe proposto Gianni Riotta come candidato alla presidenza della regione, un nome che unirebbe Pd, Udc e Idv. Il modello che si vuol seguire è il “modello Badaloni”, quando il giornalista diventò presidente della Regione Lazio».

Dallo stato maggiore del Pd confermano le trattative in corso ma non si sbilanciano: «Non c’è ancora niente di ufficiale. Stiamo lavorando in questa direzione: unire il centrosinistra e allargare all’Udc. È vero: Riotta è uno dei nomi che circola, ma ce ne sono altri: si sta lavorando su un nome che unisce». Fra i nomi che circolano in queste ore ci sarebbe anche quello del numero due di Confindustria, Ivan Lo Bello. Ma lo stesso, interpellato da Linkiesta, smentisce “senza se e senza ma”:«Non ho la minima intenzione di candidarmi. Oltretutto noi di Confindustria Sicilia siamo vincolati a un codice etico: non possiamo candidarci se non sono passati tre anni dalla fine del mandato».

Dal fronte Udc il responsabile nazionale Mauro Libè non smentisce “le trattative in corso”, ma spiega qual è l’obiettivo del partito di Casini:«La Sicilia ha bisogno di un cambiamento epocale. E sulla Sicilia sarà sperimentato il tentativo del governo Monti, nel senso che bisogna mettere insieme tutte quelle forze consapevoli della situazione economica globale e siciliana». Ma un dirigente regionale dell’Udc illustra a Linkiesta cosa faranno:«O andremo soli, come qualche giorno fa diceva al Corriere Casini, o con il Pd. Di certo, con questa frammentazione, prima o dopo ci verranno a bussare alla porta, altrimenti nessuno potrà governare».

E nelle ultime ore sembra sempre più probabile che l’Udc corra con il Pd. Qualche ora fa è intervenuto il capogruppo dell’Udc al Senato, Gianpiero D’Alia, il quale è arrivato a dire:«Nei prossimi giorni proporrò agli organi del mio partito di sostenere la candidatura di Crocetta a presidente della Regione siciliana. Con lui possiamo stringere un patto civico».

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