Il bello di Diego Della Valle, dopo tutto, è che spesso dice quel che molti pensano. Anche molti suoi colleghi imprenditori (veri e presunti), manager, economisti, eccetera. A un certo punto Della Valle si alza e dice più o meno quel che pensa – chessò – di Geronzi. E in tanti si annuisce convinti. Poi parla del Corriere della Sera e di Rcs: e anche lì, più o meno, siamo tutti d’accordo. Poi un’altra volta – ed è ieri – dice quel che pensa di Fiat: e anche non sembra di stare lontani dalla realtà. Chissà a chi toccherà il prossimo giro? Nel frattempo, resterà il dubbio del “perchè” Della Valle ogni tanto dice la sua senza troppi giri di parole. “C’è un disegno politico”; “è un narcisista che vuole andare sui giornali”; “partita in confindustria”; “vuole investire altri soldi”; “è solo un casinista”. Tra gli stessi che annuiscono sempre, si raccolgono queste interpretazioni. Sia come sia, Della Valle dice la sua con schiettezza e – in un paese di interviste date (o chieste) per non dire mai niente – è già qualcosa.
15 Settembre 2012