In Sicilia ai gruppi consiliari vanno dodici milioni di euro l’anno

In Sicilia ai gruppi consiliari vanno dodici milioni di euro l’anno

Anche nel bel mezzo dello scandalo Fiorito, “er batman” di Anagni, la regione Sicilia si distingue. Dodici milioni di euro l’anno è la cifra che spetta ai gruppi parlamentari dell’assemblea regionale. Il bilancio annuale della regione “più sprecona d’Italia” è pari a circa 170 milioni. Dei quali all’incirca il 7% vengono riservati ai gruppi parlamentari regionali per le «spese di funzionamento». Una cifra superiore a quella che i consigli regionali della Sardegna (6 milioni), del Piemonte (7,5milioni), e del Lazio (5,4 milioni) riservano ai gruppi.

Spieghiamo meglio cosa succede in Sicilia. Ogni singolo deputato riceve mensilmente 4.178 euro per l’attività politica: una somma con la quale paga portaborse, consulenti, cene, regali e feste. Il gruppo parlamentare riceve una quota pari a 3.750 per ciascun deputato. Il 70% di questa quota serve per pagare il personale del gruppo parlamentare, una parte va ad attività “varie”, come ad esempio il supporto informatico o la cancelleria, la restante viene a formare “una sorta di tesoretto del gruppo”.

Al primo posto nella graduatoria dei trasferimenti ai gruppi c’è il Partito democratico, che conta 27 deputati, ed è il gruppo con il maggior numero di deputati dell’Assemblea regionale. Nel 2011, stando al tesoriere Maurizio Ferrara, il gruppo Pd all’Ars ha ricevuto «finanziamenti per 2 milioni 245 mila euro». Il 70% di questa somma è andata al personale e al Tfr. Mentre «500/600 mila euro li abbiamo messi da parte», continua Ferrara con Linkiesta. E il resto del finanziamento, circa 200 mila euro, sono stati spesi per «iniziative territoriali» ed «attività varie». Ad esempio, il capogruppo del Pd Antonello Cracolici «essendo capogruppo prende 1.500 euro in più al mese». Stesso discorso vale i due vicecapogruppo che aggiungono allo stipendio mensile «1000 euro in più». E per il segretario d’aula, al quale spettano altre «700 euro». «La cifra ricevuta è enorme per questo motivo ho preferito contenere le spese», spiega Ferrara a Linkiesta.

Il gruppo del partito dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, ci riferiamo all’Mpa, ha ottenuto contributi per 1,2 milioni di euro. Anche nel caso dell’Mpa la percentuale maggiore del finanziamento è stata riservata al personale. Negli ultimi cinque mesi, (soltanto) 264.604,42 euro sono andati al personale. «I dipendenti a tempo indeterminato sono quattordici. E voglio puntualizzare che durante il periodo nel quale io sono stato capogruppo, non è stato assunto nessun nuovo dipendente», precisa Nicola D’Agostino, capogruppo all’Ars dell’Mpa. Le altre spese del gruppo riguardano il «funzionamento», ove per «funzionamento» si intende «le somme che utilizziamo per l’ordinaria amministrazione, per le auto del gruppo, per le bollette». Come rivela il sito di informazione LiveSicilia, «le auto in particolare sono due Audi, prese in leasing». Altri 40 mila sono stati spesi in convegni e conferenze, e all’incirca 140 mila euro rappresentano la voce “Storno contributo Ars spese per l’esercizio del mandato parlamentare”. Ovvero la spesa riservata ai cosiddetti “portaborse”.

Ma in rapporto al numero di deputati e alle spese sostenute il gruppo “più sprecone” è quello di Pierferdinando Casini. Stando a quanto riporta LiveSicilia, «il bilancio del gruppo parlamentare dell’Udc dal primo gennaio al 31 agosto di quest’anno è pesato più di seicentomila euro». Per essere precisi, nei primi otto mesi dell’anno 2012, il gruppo Udc ha ricevuto 654.930 euro, e ne ha spesi 633.762. E, come nei casi sopra riportati, la spesa maggiore è sempre quella del personale. Quasi metà dell’intero bilancio annuale, all’incirca 300 mila euro, viene riservata al personale. All’interno del gruppo lavorano dieci dipendenti (sette a tempo indeterminato) e cinque collaboratori co.co.pro. Per iniziative elettorali, convegni, pubblicità e rappresentanza, l’Udc ha speso 54.085 euro: 8.309 euro per affitto sale, 8.296 euro per promo-pubblicità, e 26.322 per eventi copromossi. 

Fra le voci vi è anche “attività di supporto deputati” pari a 200.600,64 euro. E dal gruppo Udc precisano: «Per completezza d’informazione va precisato che la somma indicata come “attività dei deputati” (c.d. portaborse) è una voce di rimborso destinata ai deputati e per il gruppo parlamentare costituisce una semplice “partita di giro” (come si può peraltro notare dalla corrispondenza fra la somma in entrata e quella in uscita). La rendicontazione della stessa spesa viene resa dal deputato direttamente all’amministrazione dell’ARS e non al gruppo di appartenenza».

E il Pdl? Linkiesta ha contattato telefonicamente il gruppo all’Ars del Pdl, chiedendo il bilancio, ma non ha ottenuto alcun dato perché «come abbiamo detto ad altri giornalisti – riferiscono dal gruppo Pdl Ars – per questa settimana mancava l’amministratrice del gruppo Margherita Messina». Un caso? 

@GiuseppeFalci
 

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter