Scambiare una Minetti per l’altra nella logica follia dell’informazione

Scambiare una Minetti per l'altra nella logica follia dell'informazione

Minetti: «Sono la prova vivente che tutto è possibile». Quando ho letto il titolo di Corriere.it, ammetto di aver pensato subito – e non senza una punta di malcelata soddisfazione – che mai titolo era stato più azzeccato, mai concetto più luminoso, mai espressione più sinteticamente perfetta per definire vita e opere di Nicole Minetti, l’igienista dentale del Cavaliere sbarcata in Regione come consigliera a diecimila e più verdoni al mese. Del resto, appena un giorno prima, la bella Nicole – rientrando dalle vacanze – aveva formalizzato in modo pieno e orgoglioso l’ulteriore permanenza delle sue terga, a spese del contribuente, sullo scranno regionale con la motivazione più alta possibile: «Condivido gli ideali di Silvio Berlusconi, per questo, almeno per ora, non darò le dimissioni».

È talmente ristretto il nostro orizzonte, il mio almeno, che siamo sopraffatti dal nulla e al nulla riusciamo addirittura ad attribuire un’importanza capitale. Oddio, parlare di importanza capitale pensando a Nicole Minetti è un perfido ossimoro del pensiero debole, ma è o non è un caso di scuola, tutta la vicenda di questa furba signorina, di quanto almeno abbiamo abbassato la soglia del decoro (personale e collettivo) per dedicarci anima e corpo ai territori più estremi della disinvoltura umana?

E del maiale, inteso come notizia da squartare, mai abbiamo buttato nulla in questo lungo tempo recente, vivisezionando quotidianamente la signorina di cui abbiamo conosciuto, attraverso i siti online dei giornali, le innumerevoli mises con cui condiva le sue giornate di shopping in giro per Milano. Come sottrarsi a un’attenzione così certosina e millimetrica, come considerarsi «resistenti» piuttosto che «estenuati», come vivere con quel minimo di distacco necessario l’insostenibile leggerezza dell’essere?

Poi, naturalmente, le cose sfocate si fanno più chiare e anche un titolo sul web che per naturale istinto omicida avevi attribuito alla solita nota, si fa decisamente più cristallino: «Sono la prova vivente che tutto è possibile». Che stupido, mi sarebbe bastato guardare subito la foto che lo corredava e sarei tornato nel mondo delle persone normali. Minetti sì, ma Annalisa. Bronzo sui 1500 alle Paralimpiadi.     

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