Elsa Fornero e l’occasione di un dibattito sul giornalismo

Elsa Fornero e l’occasione di un dibattito sul giornalismo

«Va bene, restate. Ma se è così sarò costretta a parlare molto più lentamente, perché dovrò pensare ogni parola. Ma saranno gli errori a fare i titoli – ha protestato – perché succede sempre così: tu parli per 40 minuti e dici cose sensate e positive. Poi ti scappa una parola, e basta quella per fare il titolo, basta quella per determinare dibattiti che durano settimane».

Così Elsa Fornero ai giornalisti che si sono rifiutati di lasciare l’Unione industriali di Torino dov’era in corso un incontro sulla riforma del lavoro tra la ministra e un’associazione di giovani liceali. 

Certo, noi siamo forneriani. Ma anche giornalisti. E francamente ci risulta arduo dare torto ad Elsa Fornero. Ovviamente un uomo pubblico deve stare attento, molto attento alla comunicazione. Ma è anche vero che il minimo errore non ti viene perdonato. Che l’obiettivo è la ricerca del titolo, non la trasmissione del messaggio. Magari lei i ragazzi si diranno e si sono detti cose molto interessanti, ma se “non fanno titolo” nessuno le saprà mai. Perché siamo arrivati a questo punto? Questa è una bella domanda.