Intercettare il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale nel momento in cui sorvola le nostre case: è questo l’obiettivo di “spot the station” il nuovo servizio lanciato dalla Nasa che attraverso l’invio di un messaggio o un email avvertirà appassionati o anche semplici curiosi del passaggio della Iss.
Un’iniziativa lanciata dalla agenzia spaziale americana in occasione del dodicesimo anniversario della presenza umana sulla stazione che, ad oggi, rappresenta il terzo oggetto più luminoso del cielo dopo il sole e luna. I periodi della giornata più favorevoli per l’avvistamento sono quelli con poca luce: in particolare alba e il tramonto. Momenti in cui la stazione apparirà come un rapido movimento luminoso nel cielo.
Il servizio è attivabile dal sito http://spotthestation.nasa.gov/ attraverso alcuni semplici passaggi: compilare il box apposito digitando il nome della nazione e della città di cui si intende ricevere le informazioni e in seguito inserire un indirizzo email a cui il sistema informatico invierà un codice che permetterà di completare la registrazione. Le segnalazioni all’utente saranno attive per un anno a partire dalla data d’iscrizione.
La Stazione Spaziale Americana è una stazione dedicata alla ricerca scientifica: costruita nel 1998 il suo completamento è previsto per il 2012 con l’obiettivo di rimanere attiva almeno fino al 2020. Dal 2 Novebre 2000 è costantemente abitata da un equipaggio – che varia da un minimo di due ad un massimo di sei persone tra astronauti e cosmonauti – in continuo avvicendamento.
Oltre alla Nasa la gestione del progetto è affidata congiuntamente ad altre quattro differenti agenzie spaziali: Rka, Esa, Jaxa, Csa. Lo scopo della sua realizzazione è quello di svolgere una funzione di laboratorio di ricerca scientifica: rispetto ad altri veicoli spaziali la Iss offre il vantaggio di essere una struttura in cui possono essere realizzati esperimenti di lunga durata in assenza di peso. La presenza dell’equipaggio a bordo risulta inoltre necessario per l’eventualità di sostituire le componenti della navicella spaziale in un arco di tempo piuttosto breve.