“Chávez è morto a Cuba ed è già stato imbalsamato”

Le prime leggende sulla morte del líder máximo

«Non solo è morto a Cuba. Ma Chávez è già stato imbalsamato». Alla redazione esteri di Madrid del quotidiano Abc non hanno dubbi: Hugo Chávez è morto a L’Avana alle 7.15 del mattino, ora locale. Circa nove ore prima dell’annuncio alla nazione dato in diretta da Nicolás Maduro. Al giornale non rivelano le fonti, per alcuni militari, per altri appartenenti all’equipe medica, ma ribadiscono: «Sono attendibili. Tant’è che finora non è arrivata nessuna smentita governativa».

Secondo queste fonti il líder máximo sarebbe morto martedì scorso a Cuba, dove era stato trasportato d’urgenza venerdì 1 marzo dal complesso medico dell’isola venezuelana di La Orchila. Dopo il decesso, invece, il suo cadavere sarebbe stato trasportato durante la notte fino alla base aerea Generalissimo Francisco de Miranda di Caracas. Poi la salma, esaminata nel centro medico della base, che si trova a pochi metri dall’Accademia Militare, è stata composta con l’uniforme militare per il solenne funerale. E la bara che mercoledì ha attraversato in una processione lunga sette ore le vie di Caracas era dunque vuota.  La notizia choc ribalterebbe completamente la versione ufficiale sugli ultimi giorni di vita di Hugo Chávez. Anzi. Secondo l’Abc, «l’inganno della processione costituisce una nuova messa in scena del governo, che si aggiunge alla lunga lista di bugie con le quali il chavismo ha riempito gli ultimi mesi della vita del leader».

«Volevano mostrare un bagno di folla con un chiaro interesse politico, permettendo che la gente potesse perfino toccare il feretro, quello falso, senza mettere a rischio l’integrità fisica di quello vero», ha detto una delle fonti al giornale spagnolo. 

Mercoledì, infatti, secondo la ricostruzione dell’Abc, il corpo sarebbe stato tenuto nei sotterranei dell’Accademia. Nel frattempo, una bara vuota o con qualche peso al suo interno, veniva trasportata in processione nel centro della capitale. Ma al suo arrivo all’Accademia, nei pochi minuti in cui il feretro non è stato ripreso dalle telecamere, si è proceduto allo scambio della bara finta con quella vera, prima della sua esposizione pubblica nel salone d’onore intitolato a Simón Bolívar. Non a caso, dicono dalla redazione del quotidiano, Maduro poche ore fa ha annunciato che Chávez sarà imbalsamato «perché tutto il mondo possa contemplarlo, come Ho-Chi Ming, Lenin o Mao Tse Tung».

In realtà alla sezione esteri del quotidiano iberico sono convinti che il feretro di Chávez, che attraverso il vetro dell’urna appariva già ringiovanito e diverso dalle ultime immagini pubbliche della sua convalescenza, sia già stato imbalsamato. Forse proprio a L’Avana.
«È impossibile che si sia mantenuto in questo stato per ben quattro giorni e col caldo che c’è in questo periodo in Venezuela. Chávez è stato già imbalsamato», ribadisce un redattore di Madrid.   

Per il quotidiano spagnolo, l’atto interpretato dal nuovo presidente Maduro, alcune ore prima, è stata solo una strategia per monopolizzare l’attenzione dei media e facilitare le operazioni di trasferimento in aereo da Cuba del corpo del Comandante. 

La morte di Chávez era infatti già stata annunciata. Lunedì notte una chiamata ha avvisato il quotidiano spagnolo che la famiglia del presidente aveva accettato, su consiglio dei medici, di desistere dall’accanimento terapeutico. «Ci aspettavamo, perciò, nelle ore successive la disconnessione dell’assistenza artificiale che teneva in vita il presidente».

Poi, quando il decesso è stato confermato, il corpo del Comandante sarebbe stato trasportato da Cuba in Venezuela per annunciarne al popolo la morte, proprio come se fosse avvenuta all’Ospedale militare di Caracas.

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