Portineria MilanoCivati: «Congresso subito, Epifani non faccia scherzi»

Il democrat dialoga con l’M5s «per evitare le imboscate di Berlusconi sul governo»

«Faccio solo politica, non c’è alcun trabocchetto nel dialogare con il Movimento Cinque Stelle: non stiamo lavorando per far cadere il governo». Giuseppe Civati, detto Pippo, deputato del Partito Demcocratico, non ci sta a passare per il «cospiratore» che trama con i grillini per far cadere il governo di Enrico Letta. «Sono logiche della politica» dice «siamo semplicemente quelli che hanno lavorato affinché Romano Prodi o Stefano Rodotà diventassero presidenti della Repubblica, ma che alla fine hanno perso. Mi pare legittimo porsi “due” domande su come affrontare i prossimi mesi, dalla legge elettorale fino all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. In un contesto che, ricordo, è segnato dalla possibilità che Silvio Berlusconi mandi tutti a casa alla prima difficoltà sul capitolo giustizia. Diciamo che stiamo lavorando per trovare una via d’uscita nel caso in cui le cose dovessero precipitare». E sul Pd dice: «Se Epifani rinvierà il congresso inizierà un lungo viale del tramonto».

Insomma non si sente un D’Alema 2.0?
È stata una definizione molto ironica e spiritosa, ma non siamo qui per far cadere il governo… Anzi lo sosterremo, soprattutto se si preciserà il suo percorso con l’indicazione di temi che potremo discutere e affrontare.

Il premier Enrico Letta ha annunciato l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
Immagino e spero ci sarà l’unanimità di tutta l’Aula. Ma non credo sia questo il problema…

Qual e il problema allora?
Il governo è appeso alle scelte di Silvio Berlusconi, alle sue condanne e ai problemi sulla giustizia. Non se ne può parlare? Credo sia utile discuterne, soprattutto per il governo Letta.

Ma Berlusconi continua a ribadire di non voler staccare la spina.
E allora il governo Letta arriverà alla fine della legislatura. Non mi pare casuale che non si parli più di grande coalizione ma di governo di emergenza nazionale. E ormai molti indicano il 2014 come data per le elezioni anticipate.

Magari dopo il giudizio di merito della Cassazione sulla sentenza Mediaset?
Non faccio previsioni, mi limito solo a ragionare su possibili uscite d’emergenza nel caso in cui la situazione dovesse precipitare. Non sopporto chi sostiene che non si possa fare politica in questa fase e mi accusa di ideologia, trabocchetti e cospirazioni.

Eppure lei sembra sapere tutto del Movimento Cinque Stelle. Repubblica racconta di una cena segreta.
A Repubblica serviva qualcuno che certificasse le voci che ormai circolano da giorni. E che non sono neppure più della notizie.

Ovvero?
Che c’è del movimento nel movimento…

Ma non le pare un po’ sterile la proposta del Movimento Cinque Stelle? Fino a questo momento hanno litigato sulla diaria, le proposte di legge sono poche.
Verissimo, ma se c’è qualcuno di loro che s’interroga su quello che sta succedendo nel movimento non se ne può parlare? Non possiamo parlarci? Mi pare sia una normale dialettica parlamentare.

Insomma, una minoranza tra i grillini, un’altra minoranza nel Pd…Non è che viene fuori un nuovo partito?
Assolutamente no. Non servono logiche da prima e seconda repubblica. E poi prima mi dicevano che avevo una minoranza, poi una corrente, qui non c’è né la prima né la seconda. C’è semmai un cantiere dove discutere.

Rodotà premier potrebbe essere l’uscita di sicurezza nel caso in cui Berlusconi dovesse andarsene?
Mi pare un’ipotesi molto tirata, ma certo Rodotà è una figura che si colloca tra Pd e M5s e potrebbe rappresentare molto nei prossimi mesi.

Quindi non se ne va dal Pd Neppure se Epifani rinvierà il congresso al prossimo anno?
C’è un limite alla sopportazione. Epifani è bene che non rinvii il Congresso e non cambi le regole, perché in quel caso il Pd si avvierà verso un lungo viale del tramonto. Se Epifani dovesse poi candidarsi a fare il segretario (dopo avere assunto il ruolo di reggente qualche giorno fa), in quel caso dovremmo trovare un altro reggente, un altro Epifani al posto di Epifani.

Ma lo ha sentito dopo la nomina a segretario?
So che ha parlato con tutte le correnti, ma con me non ha parlato. Che ci vuole fare.

Eppure sono tanti gli attestati di stima che lei riceve per conto del Partito Democratico?
I miei teatri sono sempre pieni, ma si vede che nessuno se ne accorge. Mi sento un po’ come nel film A Beautiful Mind, quando il protagonista si chiede: “li vede anche lei?”. 

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