Quando chiamo Emilio Fede al telefono penso di trovare un uomo distrutto dopo la sentenza del tribunale di Milano che lo ha condannato a sette anni per favoreggiamento della prostituzione. Invece no. «Sono assolutamente tranquillo, tanto me l’aspettavo, avevano condannato Berlusconi, figuriamoci cosa avrebbero fatto a me….». Di telefonate di solidarietà ne sono arrivate già tante dal mondo dello spettacolo e del giornalismo. E la società editrice de la Discussione gli ha rinnovato la sua fiducia come direttore «Fede potrà vedere riconosciuta la sua estraneità ai fatti e quella a dirittura morale che abbiamo già avuto modo di apprezzare. Sono, queste le ragioni per le quali la società editrice de La Discussione ha rinnovato la sua fiducia a Fede», spiegano. Eppure per tutta la giornata al palazzo di Giustizia si sono rincorse voci che Fede fosse all’estero, perché non si è presentato nell’aula per ascoltare la sentenza. Nel pomeriggio una nota aveva posto fine a ogni illazione. «Ho rispetto per la giustizia. Non sono stato presente in aula, per evitare il triste spettacolo della curiosità morbosa»
Insomma non è all’estero? Perché c’è chi sosteneva fosse scappato….
Scappato? Ma che stiamo scherzando! Mi sono preso un giorno di relax, lontano dallo stress. Sono vicino a Milano, in una bellissima Spa e cerco da ore di farmi fare unghie di mani e piedi…
Quindi è tranquillo, nessun problema…
Il problema è che continuo a ricevere telefonate e la ragazza non riesce a finire il lavoro.
La sentenza è stata molto pesante, o no?
È una sentenza senza senso. Ho rispetto per la magistratura, ma questa volta proprio non capisco. Ma, ripeto, me l’aspettavo perché hanno già condannato Berlusconi a 7 anni. Figuriamoci a me, che non valgo niente, cosa mi avrebbero dato…
Sette anni in primo grado.
Me ne avessero dati due, tre, quattro, cinque….Sette va benissimo. E poi ha visto?
Cosa?
I giudici sono stati generosi, mi hanno tolto l’induzione alla prostituzione minorile.
Resta il favoreggiamento.
Ma le pare? Uno come me! Ma non scherziamo. È una sentenza a cui non crede nessuno.
E adesso?
Ho dato mandato al mio legale di procedere per calunnia aggravata nei confronti di Chiara Danese, Ambra Battilana e Imane Fadil. Non solo.
Cioè?
Ho anche chiesto una rogatoria per far accertare che tra me e Mora non c’è stato alcun passaggio di denaro: voglio che sia fatta chiarezza su tutto.
Conta di rifarsi nei prossimi gradi di giudizio insomma
Assolutamente sì, mi sono levato un peso e so che ne uscirò più pulito di prima.
C’è anche l’interdizione dai pubblici uffici, perpetua
A me che ho 80 anni mi hanno interdetto dai pubblici uffici! Si vede che dovrò ritirare la domanda che avevo fatto per lavorare all’anagrafe.
Twitter: @ARoldering