Ministri: su redditi e patrimoni è trasparenza a metà

La più “povera” è la Kyenge

È una trasparenza un po’ a metà quella dei ministri e degli uomini di governo. Pubblicano la loro dichiarazione dei redditi, ma sui patrimoni sono molto meno disposti alla disclosure, soprattutto per quanto riguarda i patrimoni dei parenti (con alcune eccezioni virtuose, certo, e la quasi esagerazione del ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, che ha pubblicato i dati di ben 15 parenti).

Anche il presidente del Consiglio Enrico Letta risulta nullatenente. Pubblica la dichiarazione dei redditi, ma quella patrimoniale è tutta sbarrata. Niente automobili, moto, barche. Né case, azioni, investimenti… Letta ha presentato nel 2013 (anno fiscale 2012) una dichiarazione dalla quale non risultano proprietà intestate. Ma nel suo caso, come per diversi altri uomini di governo, non è possibile conoscere la situazione patrimoniale della famiglia per il negato consenso (la legge lo consente). I familiari del premier (la moglie Gianna Fregonara, i genitori Giorgio Letta e Anna Bianchi e il fratello Vincenzo Letta) non hanno dato il consenso alla pubblicazione della loro dichiarazione patrimoniale e dei redditi. I figli Giacomo, Lorenzo e Francesco, tutti minori, sono invece stati dichiarati dal padre non intestatari di patrimoni (il documento).

Facendo dunque riferimento solo ai redditi, se nella classifica si considerano anche viceministri e sottosegretari, è Filippo Patroni Griffi ad avere il 730 più alto, con 331.627 euro. Se invece ci si limita ai ministri, domina quello della Giustizia, Anna Maria Cancellieri (319.170 euro). La seguono Enrico Giovannini (Lavoro e politiche sociali) con un reddito di 297.729 euro, e il ministro dei Traporti Maurizio Lupi (282.499 euro). Poi c’è Fabrizio Saccomanni (Economia e Finanze) con 195.255 euro, la titolare degli Esteri Emma Bonino con 177.077 euro, il ministro della Cultura Massimo Bray con 150.457 euro, il premier Enrico Letta (123.893), il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato con 109.565 euro, Angelino Alfano (Interno) con 105.186, la ministra dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo con 101.071 euro. Appaiati intorno ai 98mila euro i ministri Beatrice Lorenzin, Andrea Orlando e Giampiero D’Alia, tallonati da Maria Chiara Carrozza ferma a 97mila. Il ministro della Difesa Mario Mauro è a quota 74.408. Alcuni membri dell’esecutivo mancano ancora all’appello o vanno ricercati sui siti dei singoli dicasteri. Il reddito più basso è quello della Kyenge: appena 38.538 euro per il ministro dell’Integrazione (e una Fiat Punto del 2007).

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