“Madiba” ha vissuto in maniera intensa i suoi novantacinque anni, anche se ventisette di questi li ha dovuti passare in prigione. Ecco quindici curiosità che forse non avete mai saputo di lui
1. Il nome originale di Mandela – Rolihlahla – è un nome in lingua isiXhosa, una delle lingue ufficiali del Sudafrica, che significa «tirare il ramo dell’albero». Nel gergo colloquiale significa anche “piantagrane”. Il suo nome inglese, Nelson, gli è stato dato da un insegnante missionario.
2. Fu espulso dall’Università di Fort Hare dopo aver preso parte a una protesta studentesca. In seguito ha completato gli studi alla University of South Africa, conseguendo poi anche una laurea in legge alla Wits University.
3. Fuggì a Johannesburg dopo che Jongintaba Dalindyebo, il leader del popolo Tembu, tentò di organizzargli un matrimonio combinato. Dopo l’arrivo in città, trovò lavoro come guardiano notturno in una miniera.
4. Inizialmente visse ad Alexandra, ma in seguito si trasferì con il suo caro amico Walter Sisulu, e la madre, a Orlando, Soweto.
5. La prima moglie di Mandela, Evelyn Mase, era un’infermiera di Sisulu. Era lei che sosteneva economicamente la coppia, mentre Mandela studiava legge alla Wits University, e nel frattempo avevo cominciato il suo impegno in politica. Ebbero quattro figli e divorziarono nel 1958.
6. Non fu soltanto comandante supremo dell’ala armata dell’ANC, Umkhonto we Sizwe, ma fu anche, insieme a Oliver Tambo, co-fondatore del primo studio legale nero del paese, Mandela & Tambo, che difendeva le persone perseguitate dalle leggi dell’apartheid.
7. Nel 1962, lasciò il Paese per unirsi al sostegno per la lotta armata. Durante questo periodo fu formato alla guerriglia in Marocco ed Etiopia.
8. Le circostanze del suo arresto, a un posto di blocco della polizia fuori da Howick, in quello stesso anno, rimangono poco chiare. Si ritiene che un agente della Cia abbia fatto una soffiata alla polizia locale. Fu condannato per atti di sabotaggio e per il tentativo di rovesciare il governo con la violenza.
9. Durante la prigionia, Mandela fu rinchiuso in una cella di 2,5 m x 2m, con nient’altro che un sacco a pelo sul pavimento e un secchio per i bisogni. Fu assegnato ai lavori forzati in una cava di calce per gran parte della sua permanenza in prigione e gli fu consentito, in un primo momento, di ricevere un visitatore e una lettera ogni sei mesi.
10. Il governo dell’apartheid offrì la libertà a Mandela in almeno sei occasioni, ma egli le respinse ogni volta. In una di queste occasioni Mandela rilasciò una dichiarazione dicendo:
«Desidero la libertà con tutto il mio cuore, ma mi preoccupo ancor di più per la vostra di libertà… Che la libertà mi viene offerta, se l’organizzazione del popolo [l’ANC] rimane vietata?»
11. Mandela ha scritto un libro di memorie durante gli anni Settanta. Alcune copie erano state avvolte in contenitori di plastica e sepolte in un orto che curava in prigione. Si pensava che il compagno di prigionia Mac Maharaj, che sarebbe stato rilasciato prima di lui, avrebbe potuto contrabbandarle fuori dalla struttura penitenziaria. Ma i contenitori vennero scoperti quando le autorità carcerarie avviarono la costruzione di un muro attraverso il giardino. Come punizione, furono revocati i privilegi di studio di Mandela.
12. Dopo essersi separato dalla sua seconda moglie, Winnie Madikizela-Mandela, egli ebbe una lunga relazione con Amina Cachalia, cui chiese anche di sposarlo, ma lei lo rifiutò. Nel giorno del suo 80° compleanno, Mandela sposò Graça Machel, vedova di Samora Machel, ex presidente del Mozambico.
13. L’ANC fu etichettata come organizzazione terroristica da parte del governo dell’apartheid e riconosciuto come tale da altri Paesi tra cui gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Fu solo nel 2008 che gli Stati Uniti finalmente tolsero Mandela e gli altri membri dell’ANC dalla lista.
14. Le Nazioni Unite hanno dichiarato il suo compleanno, il 18 luglio, Giornata Internazionale. È stata la prima volta che l’ONU dedicò una giornata particolare a una persona.
15. Mandela è stato insignito di centinaia di premi e onorificenze. Tra gli altri, è cittadino onorario del Canada, membro onorario del partito laburista britannico, e membro onorario del Manchester United. Ha avuto anche una particella nucleare (Mandela particle), un picchio preistorico (Australopicus nelsonmandelai) e un’orchidea che porta il suo nome (Paravanda Nelson Mandela).
Twitter: @FabrizioMarino_