Sei consigli per far girare la tua super-produttività

Gli accorgimenti per notte e mattino

Le idee per la produttività abbondano. Consigli, più o meno centrati, vengono da ogni parte. Noi di LinkPop non potevamo essere da meno rispetto ai siti di tutto il mondo. E allora vi abbiamo trovato un bel piano di idee facili da mettere in atto la notte e il giorno successivo. Si va dal listone notturno al risveglio “in-stile-Obama”. E così, chi vorrà, sarà anche più produttivo. Se non funziona, prendetevela con loro

NOTTE

Il Listone Notturno
Un classico. La to-do-list, cioè le cose da fare, da compilare la sera prima: c’è chi li mette in ordine sparso e chi segue una rigida scaletta oraria. Eppure si può fare di meglio: un modello prefissato. Come quello di Chris Brogan, fondatore di Human Business Works

Domani: devo fare questo:______

Per farlo, devo prima fare questo:______

Non devo dimenticare di:______

Le cose che mi vengono in mente ora, a caso, sono:_______

Infine, devo ricordarmi di:______

La preparazione: gli abiti del giorno dopo
Semplice, lo fanno in tanti. Preparare gli abiti e tutto l’equipaggiamento notturno la sera prima. Si può dormire di più e svegliarsi senza perdere troppo tempo. Un’idea che si fa dai tempi della scuola e che spesso, però, si dimentica all’Università.

L’auto-perdono prima di dormire
Appena prima di dormire vengono a bussare i ricordi della giornata, le cattive impressioni, le figuracce fatte e gli errori della giornata. Avete fatto una marea di minchiate, sia sul lavoro che con gli amici? Ebbene, perdonatevi. Va bene ripensarci, magari trarre da ogni errore una lezione e poi, però, meglio non pensateci più. Lo faceva Benjamin Franklin, potete farlo anche voi. E dormirete meglio.

GIORNO

Il risveglio del campione
Chi si sveglia deve fare esercizio fisico, meditazione, o qualsiasi cosa che lo faccia star bene. Anche una lunga doccia (che è comunque consigliabile, sia chiaro). Tutti modi per svegliarsi e per concentrarsi con qualcosa che mette al centro noi stessi. Belle cose: pare che sia in questi momenti che i problemi che in ufficio sembrano insormontabili si rivelino facilissimi, o meno spaventosi. L’importante è che poi, in ufficio, l’illusione non svanisca

La furbizia di una routine consolidata
Routine è una brutta parola. Bruttissima, ma aiuta tanto. Percorsi già fissati (dal letto al bagno e all’armadio) e strade già note aiutano a non faticare per fare cose semplici ma necessarie. Tenere le energie per le scelte importanti. Lo diceva anche Barack Obama, che sceglie solo tra completi blu e grigi. Lui non ha tempo per i dettagli. Il problema è che, anche senza essere presidenti degli Usa, nemmeno noi.

Scegliere la prima cosa da fare
Appunto: l’energia per le decisioni va tenuta per altro. Cioè, per attuare la lista delle cose da fare. Salvo scelte altrui, c’è ci preferisce concentrarsi prima sui compiti meno gravosi. Se ne fanno tanti, ci si sente produttivi e ci si gasa. Altri invece attaccano subito gli obiettivi più grandi. Cosa è meglio fare? Dipende da cosa occorre fare, non esiste una soluzione per tutti. Lo sappiamo, non è una risposta, ma almeno è saggia.

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