Se dovessimo scegliere un esempio eccellente di cover art, non potremmo che pensare alle copertine del New Yorker. Nei quasi trent’anni di esistenza della rivista letteraria più famosa e apprezzata del mondo, si sono succeduti alla grafica di copertina numerosi artisti che sono stati in grado di raccontare quella che da molti è considerata la città più evocativa del mondo. New Yorkistan di Rick Meyerowitz o View of the World from 9th Avenue di Saul Steinberg, sono solo un paio degli esempi che potremmo fare.
Ma se togliessimo New York al New Yorker e la trasferissimo, per esempio, a Parigi? È quello che avevano in mente i graphic artist francesi Aurélie Pollet e Michael Prigent, titolari dell’associazione La Lettre P, quando hanno chiesto ad alcuni artisti di rappresentare la loro visione della Ville Lumiére, in stile Newyorchese. Con un omaggio implicito, dice Pollet «abbiamo inventato le copertine di un periodico immaginario: The Parisianer».
Dal 20 al 23 dicembre 2013 alla Galerie de la Cité International des Arts, a Parigi, saranno esposte le centinaia di copertine del non-più-così-immaginario Parisianer. «immagini energiche, sorprendenti, alle volte poetiche, realizzate da illustratori provenienti da Francia, Italia, Regno Unito e Belgio» scrive lo stesso New Yorker. Un catalogo della mostra è disponibile sul sito KissKissBankBank.
«Siamo cresciuti a Parigi» dice Prigent «personalmente e artisticamente, guardando verso ovest e con New York all’orizzonte». Aggiunge Pollet: «per noi, così come per tutti gli altri illustratori che hanno preso parte al progetto, le copertine del New Yorker sono un riferimento autorevole».
«Le copertine del New Yorker non sono pensate per essere spettacolari» scrive Françoise Mouly, cover editor della rivista, citando l’editor William Shawn nel suo libro Blown Covers, «non devono spiccare negli stand delle edicole». Però lo fanno, ed è sicuramente meglio così.