L’internet delle cose e altre 5 tendenze tech del 2014

Cosa ci aspetta

Sebbene l’invasione dei droni non rappresenti ancora un pericolo immediato, e le macchine che si guidano da sole abbiano bisogno di qualche ulteriore test prima di trasportarci per le strade delle nostre città, il 2014 sarà un anno di grandi novità tecnologiche, segnato dal consolidamento di alcune tendenze già in atto e dall’emergere di importanti cambiamenti in fatto di digitale e di innovazione. Ecco alcune delle previsioni più attendibili per il nuovo anno.

Sempre più nuvole 

L’utilizzo dei cloud si affermerà definitivamente, con conseguenze inevitabili sull’organizzazione lavorativa – e non – di privati e aziende. Queste ultime, in particolare, dovranno mettere a punto strategie apposite e modellare i processi operativi interni per sfruttare pienamente le nuove tecnologie di archiviazione e condivisione. Il clou cambierà l’intera architettura del lavoro aziendale.  

La tecnologia da indossare

Il 2014 sarà l’anno dell’iWatch e dei Google Glass, che renderanno le nostre vite sempre più interattive e tecnologizzate. Il cosiddetto “wearable computing”, (occhiali e orologi, ma anche anelli e braccialetti), lascerà le nicchie per raggiungere le masse: secondo Jupiter Research, da qui al 2018 si venderanno oltre 130 milioni di dispositivi indossabili. Un percorso che contribuirà non poco all’aumento generale di utilizzo della tecnologia mobile, con la conseguenza che vivremo sempre più una vita online.

Contro le spie

«Il risultato commerciale diretto delle rivelazioni di Edward Snowden sarà un importante cambio di direzione da parte della grandi compagnie tecnologiche che, sia a livello di mercato aziendale che privato, svilupperanno nuove tecnologie di criptaggio e prodotti per utilizzarle» scrive Mark Anderson sul Daily Beast parlando di quello che lui stesso definisce l’anno del criptaggio o – in inglese suona meglio – The Year Of Encription. Condividiamo. Chissà se ci sarà spazio, nel nuovo mercato, anche per il progetto annunciato mesi fa dal vulcanico McAfee.

Costi bassi per grandi prodotti

Mentre internet raggiungerà gran parte degli angoli remoti del pianeta, tutta la tecnologia continuerà il suo processo di espansione nei continenti più poveri. Questo renderà necessario immettere sul mercato prodotti a prezzo contenuto. Il basso costo di vendita diventerà una delle chiavi nella produzione e nella progettazione dei device: grandi fette di mercato saranno occupate dagli smartphone venduti a meno di 100 euro e dai tablet a meno di 250.

L’internet delle cose

Tutto sarà interconnesso e dotato di intelligenza autonoma: gli oggetti in grado di comunicare autonomamente tra loro passeranno dagli 1,85 miliardi attuali ai 2,5 miliardi del 2014 (secondo Business Intelligence). Coinvolti soprattutto gli oggetti di uso quotidiano, che potremo governare attraverso device sempre più ergonomici (vedi sopra): per la domotica, una rivoluzione in vista. Quello di transizione verso il cosiddetto “internet delle cose”, che arriverà a compimento nei prossimi cinque anni, pare un processo inevitabile.

Curiamoci con le app

Il boom dei dispositivi indossabili avrà effetti sulla nostra salute: sì, anche in positivo. Nasceranno sempre più applicazioni per monitorare il nostro status fisico, mentre altre invenzioni tecnologiche ad uso medico proporranno soluzioni semplici a problemi complessi. Google si è già mossa in questa direzione, creando nel 2013 la compagnia Calico, che si focalizza sulla creazione di innovazione per la salute ed il benessere. Forse non troverà una soluzione alla morte, come si chiedeva il Times qualche tempo fa, ma potrà contribuire alla ricerca contro le malattie, il campo che più di ogni altro dovrà progredire nell’anno in arrivo. Questo, almeno, è quello che ci auguriamo.

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