Zuckerberg ci stava lavorando da tempo, e anche se il recente acquisto di WhatsApp per la cifra astronomica di 19 miliardi di dollari può far pensare diversamente, l’idea è quella di scommettere su un’altra applicazione di messaggistica istantanea. Da Menlo Park infatti fanno sapere di voler puntare forte su Messenger, l’app che andrà a sostituire completamente la chat di Facebook. Da ora in avanti, tutti gli utenti che decidano di mandare messaggi tramite questo servizio sul social network azzurro, tramite smartphone o tablet, non potranno più farlo utilizzando l’applicazione principale.
L’azienda californiana sta gradualmente avvertendo tutti gli utenti, invitandoli a scaricare Messenger, spiegando che il passaggio avverrà a breve, e che quindi non sarà più possibile utilizzare la chat dai dispositivi mobile. «Nei prossimi giorni continueremo a informare i cittadini che se vogliono mandare e ricevere messaggi, dovranno scaricare l’applicazione di Messenger e farlo da lì» queste le dichiarazioni di un portavoce della compagnia, aggiungendo che «utilizzando questa app gli utenti potranno scambiarsi non solo messaggi, ma anche foto e video molto più velocemente».
Per chi ha seguito di recente le vicende del social network più utilizzato al mondo, sa quanto il progetto sia in continua evoluzione e come le novità sono all’ordine del giorno. Tuttavia in questo caso non si tratta di una vera e propria novità, dato che il cambiamento era stato già annunciato lo scorso aprile. Come già anticipato si tratterà di uno “spostamento” che interesserà solo gli utenti mobile, con il primo step messo in atto su dispositivi Android e iOS, e presumibilmente solo in un secondo tempo anche su altre piattaforme. Per coloro i quali invece utilizzano Facebook da personal computer le modalità di scambio di messaggi veloci, almeno per il momento, rimangono invariate.
Cosa c’è dietro questa strategia? Prima di tutto la volontà da parte della società di Menlo Park di incrementare il numero di utenti di Messenger, che al momento conta duecento milioni di utilizzatori al mese, contro i numeri ben più corposi degli oltre 500 milioni di WhatsApp, ma soprattutto l’intenzione di spingere sempre di più gli utenti all’utilizzo delle applicazioni, al posto del tradizionale utilizzo del browser per la navigazione.
D’altronde la strategia sembra essere lungimirante dato che, secondo un rapporto pubblicato qualche mese fa dall’istituto di ricerca americano Gartner (di cui abbiamo dato conto qui), nel 2013 sono state scaricate oltre cento miliardi, e stando alle stime degli esperti, da qui al 2017 i numeri saliranno. Sono previsti infatti circa 268 miliardi di download ogni anno, la maggior parte dei quali da App Store e Google Play. Da questa condizione è derivato quindi uno spostamento notevole degli utenti, per quanto riguarda la navigazione, dai browser alle applicazioni.
Fatto salvo quindi l’obiettivo di Zuckerberg e soci di puntare tutto su Messenger, restano da sciogliere alcuni nodi: innanzitutto capire come reagiranno gli utenti una volta disabilitata la funzione della chat privata su Facebook, e se questo porterà o meno ad un incremento reale di inscrizioni a Messenger. In seconda analisi, e forse si tratta della questione più interessante, scoprire quale ruolo giocherà WhatsApp nelle strategie di Zuckerberg, considerato che ora gli utenti si ritroveranno a gestire due applicazioni che svolgono le medesime funzioni.