Tutti sanno quanto è duro, faticoso e pericoloso lavorare in miniera. Pochi, però, immaginano che il prodotto finale estratto, rispetto alla quantità della terra smossa, all’energia impegnata, all’area devastata, sia pochissimo.
Per capirlo bene, è consigliabile dare un’occhiata a questo lavoro del fotografo Dillon Marsh, di Città del Capo. La serie si intitola For What It’s Worth (“Per quello che vale”) e mostra fotografie a grandangolo di alcune miniere (non più in funzione) in Sudafrica. Per ognuna viene sovrapposta, in CGI, una sfera che rispecchia, con la sua grandezza, la quantità totale del minerale estratto. Il risultato parla da solo:
Miniera Blu, la sfera rappresenta 3.590 tonnellate di rame
In questa immagine la sfera rappresenta 7.165 tonnellate di rame
Sono 334.000 tonnellate di rame, usato per creare fili elettrici
313.000 tonnellate di rame. La miniera è stata trasformata in un lago
La sfera equivale a 43.000 tonnellate di rame
Quel piccolo punto in mezzo all’acqua sono i 14,5 milioni di carati di diamante estratti
Per così poco è stata devastata tutta quella terra? La domanda sorge spontanea. È vero che, come ricorda lo stesso Marsh, «le risorse minerarie hanno aiutato il progresso e lo sviluppo», ma in questo modo si può avere un’idea istantanea dei costi sopportati a fronte dei benefici. E forse la valutazione può cambiare.
Tutte le immagini sono di: Dillon Marsh, pubblicate per sua concessione